Coronavirus, il Marina di Ragusa scrive alla LND: “Serve rimodulare il protocollo sanitario” – la nota

L’aumento dei contagi, anche in provincia di Ragusa, pone alcuni interrogativi nel mondo dello sport, nel calcio dilettantistico in particolare. Interrogativi che hanno spinto la dirigenza del Marina di Ragusa Calcio a scrivere ai vertici della Lega Nazionale Dilettanti.

E’ stato il Direttore Generale della società, Nunzio Calogero a scrivere al Presidente Sibilia e al coordinatore Barberio, illustrando tutte le difficoltà (anche economiche) che una società di serie D deve e dovrà affrontare a causa del Covid-19. Calogero ha richiesto un incontro urgente prima dell’inizio delle gare ufficiali, con i vertici LND.

Oggetto dell’incontro: essere rappresentati dalla LND ai tavoli tecnici-sanitari del Governo Nazionale per esporre i seguenti punti:

– RICHIESTA RIMODULAZIONE PROTOCOLLO SANITARIO NAZIONALE EMERGENZA COVID-19 con relative disposizioni inerenti il nostro contesto.
– RICHIESTA RIMODULAZIONE PROTOCOLLO FIGC PER DILETTANTI E GIOVANILI con relative disposizioni.

“Tutti noi, Presidenti, dirigenti, ma soprattutto amanti e appassionati di questo meraviglioso quanto oneroso mondo “calcio” – scrive Calogero alla LND – abbiamo asserito ed aiutato Voi, vertici della LND Interregionale, a porre i presupposti economici ed organizzativi, con tutti gli oneri e le difficoltà del caso, per la ripartenza delle varie competizioni e campionati, con il forte ed incondizionato ottimismo che soltanto noi dilettanti (termine che tante volte facciamo fatica noi stessi ad attribuirci) potevamo nutrire nei confronti dell’emergenza sanitaria che il nostro Paese sta vivendo; accade perchè la maggior parte delle volte in noi la voglia, la passione e l’amore per questo sport superano di gran lunga le reali difficoltà oggettive esistenti.

Queste però, nel caso sfortunato nostro nell’immediato, vengono a galla imperterrite senza riuscire a trovare delle soluzioni logiche, fattibili ed immediate. Conoscete tutti la situazione surreale a noi capitata dopo appena 2 giorni dall’inizio della preparazione pre-campionato, iniziata nel rispetto pieno del Protocollo Figc a tutte quante Noi indirizzato, quindi con tutte le varie responsabilità, autocertificazioni, precauzioni, distanziamenti, sanificazioni, test medici e così via, ma con il riscontro casuale di una positività al COVID-19 di un nostro giovane atleta, che ha costretto non solo la sospensione di tutte le attività, ma anche la quarantena obbligatoria per 14gg a tutti i presenti o comunque addetti ai lavori a stretto contatto con il ragazzo (squadra, staff tecnico, staff medico e dirigenziale).

Penso che ciò capitato a noi, e già ad altre realtà dilettantistiche e non, possa capitare a tutti, e questo, capite, non consentirebbe in alcun modo lo svolgimento e l’inizio di nessun campionato. Con questo Vi comunico che abbiamo inviato una mail a tutte le altre società regolarmente iscritte al prossimo campionato, con l’invito di partecipare, tramite l’indicazione di un referente per ogni società, con relativo contatto telefonico, inizialmente ad un gruppo WhatsApp e successivamente ad una programmata video conferenza, per relazionarci, studiare e capire assieme a Voi, persone sempre disponibili e nostri rappresentanti istituzionali nei confronti del Governo e della Figc, della quale nutriamo immensa stima e fiducia, le dovute modifiche e garanzie necessarie per una VERA ripartenza delle varie competizioni, limitando al massimo, le possibili interruzioni e problematiche che comporterebbero per Voi in primis, ma per tutti noi addetti ai lavori dei danni sanitari, organizzativi ed economici di responsabilità quasi esclusiva. “Alla luce di quanto comunicato in LEGA – dichiara Calogero – abbiamo ricevuto un ottimo riscontro da parte di tante società consorelle che vivono, come noi, questa problematica. Anche la LND hanno espresso apprezzamento e attenzione per le tematiche esposte dalla nostra società e dalle altre che hanno cavalcato la nostra proposta, prendendo l’impegno di chiedere un tavolo tecnico al Governo nazionale per esporre tutte le problematiche e perplessità che la condizione di probabile emergenza sanitaria impone, perché in linea con o loro stessi obiettivi ed erano già inseriti in agenda.”