Braglia confermato ad Avellino. D’agostino: «Non possiamo ora smontare il progetto Di Somma: Plescia e Di Gaudio…»

Il presidente dell’Avellino Angelo Antonio D’Agostino, è intervenuto in conferenza stampa parlando della decisione di confermare Braglia:

Ecco le parole:

«Era giusto metterci la faccia, la classifica non ci dà quello che ci aspettavamo, l’ultima prestazione benché meno. Era giusto fare un punto sul progetto per questa stagione. Noi siamo abituati a costruire un progetto su quelle che sono le cose prefissate all’inizio. Non è facile smontare il progetto costruito. Non si può costruire un piano e poi buttarlo giù per costruire dall’inizio nuovamente. Ho passato le ultime ore a studiare un eventuale cambiamento, ma non possiamo in questo momento smontare il progetto. Quindi dobbiamo insistere e andare avanti. Ho fiducia in mister Braglia che è stato confermato non più tardi di due mesi fa. Non abbiamo sbagliato in nulla. A meno che la situazione non precipiti ancora di più. Ma credo che il momento di crisi – e lo è, è sotto gli occhi di tutti – sia passato. Abbiamo fatto delle verifiche e non ce la sentiamo di fare un cambiamento in corso. Dobbiamo salvare la situazione per quello che è il progetto: non bisogna ragionare di pancia ma di testa. Non è che cambiando l’allenatore, abbiamo risolto il nostro progetto. Mentre tenendolo lo facciamo sulla scorta di un progetto preciso. Io non ritengo di aver sbagliato: mister Braglia non è l’ultimo arrivato. Un allenatore di spessore nuovo vorrebbe costruirsi la squadra come vuole lui, quindi sarebbe solo un ripiego. Voglio quindi insistere sul progetto iniziale».

Accanto al presidente D’Agostino, si è accomodato il direttore sportivo Salvatore Di Somma. Ecco le sue dichiarazioni sul momento della squadra e sulle scelte di mercato.

«Il mister crede nella squadra e negli obiettivi che ci siamo prefissati a inizio stagione. Noi siamo una società importante, Braglia ha una grande storia, lo ha dimostrato e siamo certi che lo dimostrerà ancora, fino a quando magari si arriverà ad un punto di rottura che ci auguriamo non arrivi. Plescia? Era richiesto da tante squadre, sta soffrendo con un’infezione che lo sta penalizzando moltissimo. Non può esprimersi come sa, perché gli ha portato un senso di debolezza. Ora sta bene e può giocare sabato. Lo ritengo un attaccante importante. Abbiamo quattro attaccanti importanti: Maniero, Plescia, Gagliano e Messina. Di Gaudio non veniva da infortuni pregressi, non inventiamoci niente, non abbiamo preso calciatori rotti. Semplicemente è arrivato mercoledì, a Castellammare non doveva giocare, poi Micovschi si è fatto male all’ultimo momento e Braglia ha dovuto rischiarlo. Lui gli ha detto che stava bene, un’ora l’avrebbe potuta sostenere, ma gli mancava preparazione in gruppo. Sono situazioni che si verificano, non hanno colpe l’allenatore e lo staff medico»