Champions League Stasera Real Madrid-Manchester City, le probabili formazioni e come vederla in tv

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla Champions League e la gara di stasera tra Real e City.

È Ancelotti contro Guardiola, Benzema contro Haaland, ma soprattutto Blancos contro Citizens. Come l’anno scorso, sempre in semifinale. L’andata, però, stavolta si gioca al Bernabeu: Real Madrid e Manchester City è ciò che di più bello può offrire la Champions. La tradizione degli spagnoli, l’ossessione degli inglesi, che quella coppa non l’hanno mai vinta, ma solo sfiorata. Partono ancora una volta da favoriti, tanto che Wayne Rooney, non proprio un fan di quella sponda di Manchester, ha detto che il «City massacrerà il Real». Toccati nell’orgoglio, enorme dalle parti della Casa Blanca, la frase dell’ex capitano dello United sarà stata affissa nello spogliatoio del Bernabeu. «Una persona che stimo tanto – la premessa di Kroos sull’ex attaccante inglese -, ma ricordo anche un paio di cose che dicevano l’anno scorso in Inghilterra e sappiamo tutti com’è andata a finire». Mai sottovalutare il Madrid, per il fuoriclasse tedesco. La fresca vittoria della Coppa del Re ha riempito ulteriormente la sua bacheca, quella del Real e di Ancelotti, che per stasera recupera Modric: «Luka sta bene e quando è così a centrocampo gioca lui e poi tutti gli altri».

Vendetta sì o vendetta no? Il tema del giorno è quello e per Guardiola l’eliminazione contro il Real Madrid la passata stagione non serve come strumento per motivare i suoi. «Non siamo qui per vendicarci, il calcio ti da quello che meriti – afferma – Per noi è un’opportunità tutto qui. L’anno scorso siamo stati bravi ma non è bastato. Adesso passa un’altro treno». Un treno che potrebbe portarlo alla terza Coppa dei Campioni che, finora, non è riuscito a vincere né al Bayern, né al City come gli ricordano spesso i maligni. «Vi sono club che fanno follie per vincerla, ma per noi la cosa più importante è essere stabili e continui – afferma – L’obiettivo nostro è sempre uno solo: cercare di migliorare ogni stagione». Rodri invece parla apertamente di vendetta: «Il calcio ti da l’opportunità di vendicarti – afferma – Si può sempre imparare dal passato e siamo qui per lottare nuovamente. L’anno scorso siamo stati eccezionali per 180 minuti, tutti salvo gli ultimi momenti della gara d’andata. Ne abbiamo fatto tesoro e abbiamo cambiato un po’ di cose. E abbiamo fame di rivincita».