Cellino polemico: «Io pago i debiti, gli altri no. Alcune squadre non andrebbero iscritte»

Intervenuto in conferenza stampa Massimo Cellino non le manda a dire ad alcune squadre piene di debiti.

Ecco un estratto delle sue parole:

«Ci sono società che vengono iscritte ai campionati senza averne le caratteristiche, ma non gli fanno un favore: così le mandano allo sfacelo. Io oggi faccio calcio da presidente preoccupato perchè pago tutti i miei debiti mentre altri non lo fanno. Spero che tutti lo apprezzino. Ci sono presidenti che durano una notte, io a Brescia da ospite riconosco i valori di questa città e faccio tutto quello che posso. Berlusconi rispetto a me ha fatto fare il presidente anche ad altri avendo un po’ di respiro, io sono 31 anni che lo faccio ininterrottamente e allo stesso tempo sono un amministratore delegato.

Ogni giorno mi accorgo che devo ancora imparare tanto, mi spiace invecchiare dato che ho ancora tante idee. Agli imprenditori che non vogliono avvicinarsi al calcio dico che devono prima conoscerlo per capire meglio il sistema. Oggi siamo società per azioni, aziende calcio. Non siamo miliardari che possono togliersi lo sfizio. Chiunque, se non adempie gli impegni e non ha utile a fine anno, dura al massimo cinque anni. E’ come un allenatore che va in campo e perde la partita. Io sono un presidente operativo, non sono uno che fa finta di essere ricco come altro. Anch’io vorrei prendere i più forti giocatori al mondo, ma poi falliscono le società. Oppure arrivano personaggi che dicono di avere soldi che non si sa da dove arrivino. Anche voi giornalisti dovreste indagare su queste cose per salvare il calcio».