Catania, Rapisarda: «Non siamo una Fc come un Palermo qualunque»

L’avvocato Giuseppe Rapisarda, legale da sempre legato al Catania, ha pubblicato un post sui social in riferimento al club rossazzurro, menzionando anche il Palermo.

Ecco quanto scritto:

Aiutiamo questa proprietà non con il culto della personalità, chinando il capo curvi e ossequiosi, come accaduto con altri in passato. Ma dicendo a Grella la verità. Chi lo ha issato sugli altari oggi presto lo pugnalera’ alle spalle se le cose andassero male. Che qui significa qualche sconfitta fuori o semplici pareggi in casa. Ed i sorridenti ed interessati convegnisti e commensali e festaioli del momento, collaboratori e consulenti Sigi o Finaria di ogni tipo, leveranno subito la sciarpa sul collo per aspettare di circondare il nuovo padrone rimettensosi a nuovo una nuova volta. Sono fatti così. Sono la Catania da cui il Catania dovrebbe stare lontano per dieci vite diverse…

Non c’è Catania se non riconosce il valore ideale del club nato il 24 settembre del 1946. Non ha futuro, se non effimero, il Catania di oggi che rinnega la storia del calcio a Catania nato nel 29 e ricominciato nel 46. Le battaglie del 1993 restano epopea sociale, popolare e giuridica da imparare e fare studiare a tutti. Non c’è vittoria col disconoscimento di una battaglia civile di identità e sopravvivenza che coinvolse la Città. Dal più umile tifoso al più alto Magistrato del tempo. Noi non siamo una fc come un Palermo qualunque, Grella.

Nell’anima siamo e restiamo il club calcio Catania. Sempre e per sempre. Non ha un domani sul serio, inoltre, una società che in C non dichiari apertamente e lo realizzi concretamente il fine inderogabile di vincere questo campionato. Non esistono eleganza nei modi né toni forbiti che tengano. La B ora ed adesso. Il resto sarebbe un miserabile fallimento sportivo di cui alla fine dovere rispondere. Esattamente come in passato.