Caso Micovschi: ai domiciliari tre ultrà dell’Avellino

Come si legge su “SportChannel214” dopo le perquisizioni domiciliari della scorsa settimana arrivano anche i primi provvedimenti nei confronti di tre ultrà accusati di “violenza e minaccia” nei confronti del calciatore Micovschi. L’ex Genoa, dopo la gara persa contro il Foggia, sarebbe stato fermato e costretto a spogliarsi della divisa sociale. Tre le persone finite questa mattina ai dominciliari.

Ecco la ricostruzione nella nota degli inquienti:

Nella mattinata odierna, nell’ambito di un’attività indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Avellino, personale della Digos della Questura di Avellino ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di tre persone appartenenti alla tifoseria organizzata dell’U.S. Avellino, un ventiduenne e due trentenni, tutti già destinatari in passato di provvedimenti di D.A.SPO., uno tuttora in atto, in quanto ritenuti gravemente indiziati, allo stato delle indagini, del delitto di rapina aggravata, perché, in concorso e riunione tra loro, oltre che con una donna, allo stato non identificata, con violenza e minaccia, costringevano un calciatore dell’U.S. Avellino a spogliarsi e a consegnar loro la tuta ufficiale, perché ritenuto indegno di indossarla

I fatti risalgono alla sera del 4 maggio scorso, allorquando presso lo stadio Partenio Lombardi di Avellino si è svolto l’incontro di calcio tra l’US Avellino 1912 e il Foggia. L’incontro terminava con la vittoria della squadra ospite, che comportava l’eliminazione dell’Avellino calcio dalla fase dei play off di serie C, motivo per il quale frange di ultras si assembravano all’altezza della “Tribuna Terminio”, per tentare di raggiungere la porta carraia dello stadio e contestare i calciatori all’uscita, proposito non realizzato per effetto dell’attività di mediazione posta in essere da personale D.i.g.o.s. e della contestuale presenza delle Forze dell’Ordine. Allontanati tutti i tifosi, i calciatori potevano lasciare lo stadio alla spicciolata a bordo delle proprie autovetture. Poco dopo personale della D.i.g.o.s. apprendeva che un calciatore dell’Avellino, mentre rincasava con la propria autovettura, aveva subìto un’aggressione fisica da un gruppo di ultras. Venivano immediatamente avviate le prime indagini che permettevano di riscontrare la fondatezza della notizia e di ricostruire, seppur sommariamente, i fatti.