Calzone: “La rivincita di Corini contro gli scettici. Il punto di giornata in serie B”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul campionato di serie B attraverso un articolo a firma di Tullio Calzone.

Un campionato sempre più bello e indecifrabile diventa anche un formidabile spot in vista delle riforme ormai argomento di stringente attualità. Come non sottolineare che questa Serie B così avvincente, con gare contendibili e mai scontate, tifosi palpitanti (a Palermo record stagionale con oltre 30 mila tifosi sugli spalti) e tanta qualità diffusa rappresenta la misura esatta di una categoria che meriterebbe di essere emulata e doverosamente incoraggiata? Balata l’ha portata addirittura a Bruxelles come scudo all’avanzare di nuove competizioni internazionali, rimarcando la capacità del calcio cadetto domestico di rappresentare un territorio con le sue radici profonde e la sua identità, simboli evidenti non di campanilismi stantii, ma di un fatto inequivocabile: senza l’anima della propria gente lo sport, a qualsiasi livello, diventa un barattolo vuoto o un corpo disabitato.

E allora la bellezza della 25ª giornata – che si è aperta con la nebbia di Ascoli e si chiude oggi con Venezia-Modena – viene rappresentata eloquentemente da contese combattute decise anche nell’extra time. E’ il caso di Parma-Pisa, tra le gare più belle con quel batticuore finale che fa esultare Pecchia e applaudire il Tardini, non solo capitan Delprato che griffa un match imprevedibile e in bilico al 94’. Elogi anche per Aquilani che ne esce a testa alta dopo aver giocato alla pari con la capolista. Peccato per l’epilogo che sottrae un punto alla classifica, ma accresce la consapevolezza della propria forza nei toscani.

Evita una beffa il Bari all’Astronave con l’ex Ceppitelli che non arriva sull’ultimo pallone nel cuore dell’area pugliese costruito da una Feralpi battagliera e indomita. Complice il rigore trasformato da Sibilli, Iachini esulta per la 2ª vittoria in due gare e riporta i Galletti nel perimetro playoff. Anche questo un risultato non scontato che moltiplica l’interesse per un torneo impossibile da pronosticare. Da tripla alla vigilia, Palermo-Como è, invece, da uno fisso. Corini soffre il Como di Roberts e Fabregas. Ma Brunori apre un varco in un match equilibrato e duro, Ranocchia raddoppia e Di Francesco fissa il sigillo sulle legittime ambizioni di una squadra che, soprattutto, la pazienza e la tenacia del tecnico bresciano hanno contribuito a far diventare da A tra tanti scettici!