Alessandro Maggio: «Vi illustro come funzionerà azionariato popolare»

«La previsione inserita prevede l’obbligatorietà di un 10% a un ente rappresentativo di almeno 100 tifosi. Sono commisurate alla percentuale di capitale che l’ente offrirà. La società si impegna all’aumento di capitale sociale in proporzione a quanto può mettere l’ente dei tifosi. Verrà comunque garantita una percentuale di voti pari al 10% all’ente di tifosi, anche se l’ente stesso potrebbe rappresentare solo l’1%. Lo statuto prevede che se si presentano più soggetti verrà preferito chi per primo offrirà la percentuale maggiore. Sarà tutto votato alla trasparenza con una consulta di indirizzo. Saranno tre membri nominati da società ente e sindaco e sarà dedicata alla gestione dei rapporti tra società e comune e società e tifosi. Non si potrà entrare singolarmente, il numero minimo sarà 100 tifosi». Queste le parole di Alessandro Maggio, che ha curato l’aspetto dell’azionariato popolare per conto di Dario Mirri e Tony Di Piazza.