Albanese: «Sentenza durissima. Ma non finisce qui!» E adesso torna l’incubo di di 32 anni fa…

L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” approfondisce le dinamiche che hanno spedito il Palermo in Serie C, raccogliendo anche le dichiarazioni del presidente Albanese. Spazio ai ricorsi, anche al Tar dopo le ultime decisioni della Lega che non ferma i play-off. Il gruppo di avvocati sarà integrato con un esperto di diritto sportivo e il ricorso sarà pronto entro 48 ore. Questo quanto affermato dal presidente Alessandro Albanese: «La sentenza è pesantissima e non riesco a comprenderla: stiamo rileggendo tutto con i legali ma la nostra fiducia è intatta anche se avremmo voluto leggere sin da ora di sentenze legate ai risultati del campo. La proprietà l’ho sentita, è ancora più motivata e annuncio anzi che nel proporre appello, il Palermo presenterà una evidenza fondi (25 mln di euro cash versati nel conto corrente del club, ndc.) per spiegare che noi siamo pronti per affrontare un grande torneo di A, altro che C. Io non voglio crederlo ma se il dubbio del calcio italiano è sulla solidità del nuovo gruppo questa sarà la nostra risposta. Nei giorni scorsi abbiamo già effettuato 39 pagamenti a creditori, domani (oggi per chi legge, ndc.) verranno versati gli altri 3,750 ml previsti dall’accordo di ingresso. Vogliamo dimostrare che chi ha comprato il club è tutt’altra cosa dalla gestione Zamparini e ha l’opportunità di rilanciare il Palermo. Confidiamo nell’appello, non ci sentiamo affatto in C». Amareggiato Rino Foschi: «La sentenza è una vergogna per una intera città e la nostra tifoseria. Resto fiducioso ma in questo paese non credo più a niente». Palermo urla il suo rifiuto e non vuole pagare una situazione di cui si sente vittima. Dove erano gli organi di controllo e perché intervenire così tardivamente da falsare la stagione? Dopo quanto accaduto con Parma e Frosinone, come si può chiedere a Palermo di accettare la durezza della giustizia sportiva? «La decisione colpisce tutta la città e non tiene conto dei risultati sportivi, soprattutto quelli raggiunti in questa stagione – scrive in una nota il sindaco Orlando – valuteremo anche come amministrazione quale siano i margini di appello». E’ un incubo che il Palermo ha già vissuto 32 anni fa. Il 9 settembre 1987, non venne iscritto al campionato per mancanza di garanzie economiche e il club fu radiato il 18 settembre. La città restò per un anno senza calcio e la nuova società ricominciò dalla C2.