L’edizione odierna della “Gazzetta dello Sport” approfondisce le dichiarazioni trapelate dalla conferenza stampa di presentazione della nuova proprietà del Palermo. Numeri, piani, scadenze, non era mai accaduto con gli altri acquirenti potenziali. Alla conferenza hanno partecipato anche Daniela De Angeli, Rino Foschi, il presidente Albanese e il vice Macaione, il direttore generale Fabrizio Lucchesi, i fratelli Walter e Salvatore Tuttolomondo. Quest’ultimo ha spiegato: «Arkus è italiana e inglese. Gepro è una holding di diritto inglese che ha il 90% delle quote. Il 5% è di High Share Holdings, altri 5% soci privati minori. Al 31-12-2018 le attività turistiche hanno fatturato 96 milioni. Le previsioni per il 2019 e il 2020 hanno indicato un fatturato di 150 e 200 milioni. Il 10 aprile, senza un preliminare, abbiamo deliberato un aumento di capitale che verrà esercitato in un tempo funzionale. Il 3 maggio, contestualmente al trasferimento azionario, abbiamo sottoscritto il capitale e versato in banca 1,25 milioni per omologarne la sottoscrizione. Il 3 maggio abbiamo mandato alla Camera di commercio il tutto e confidiamo entro venerdì di avere l’attestazione di questo capitale, così come nei giorni a seguire immetteremo 3,75 milioni per completare i 5 milioni. Questo però non basta: entro il 3 giugno ci siamo impegnati a saldare i debiti tributari, 4,4 milioni. Metteremo in tutto10 milioni con le nostre forze». Gli aiuti esterni arriveranno da un gruppo di imprenditori messo in piedi da Albanese che potrebbe portare nelle casse rosanero 2 milioni di euro. «Con molta trasparenza, abbiamo declinato i nostri limiti, i 30 milioni ci permettono di saldare tutti i debiti del Palermo. Non siamo un fondo d’investimenti, siamo un modesto gruppo imprenditoriale, se così si può dire, ma siamo esperti in ristrutturazione aziendale. Il compito è gravoso, ma ce la faremo. Verremo giudicati per i fatti. Quella della Serie C è una grande boutade. Noi siamo qui, Serie A o B che sia. Sono già focalizzato sulla B, onestamente». Alla domanda su cosa ha fatto la differenza rispetto a York Capital la risposta è stata «un piano industriale». La De Angeli hapuntualizzato: «Arkus, rispetto a York, si è offerta di acquistare subito. York voleva acquistare il tempo per decidere se acquistare». Il primo atto concreto della nuova proprietà sarà di devolvere in beneficenza l’incasso della gara contro il Cittadella. Dopo due anni tra nuovi proprietari e vicissitudini societarie, il Palermo si avvia verso un nuovo inizio.
