Tuttosport: “Il primo è il Viareggio, senza big importanti la Juve si aggiudica il trofeo. Proteste Palermo”

“Primo tempo per la Juventus, secondo per il Palermo. Kastanos segna l’1-0 dopo slalom in area su invito di Macek, La Gumina si insinua tra Blanco Moreno e Severin per l’1-1 su respinta errata di Del Favero. Il primo rigore (Giuliano stende Macek) dà il 2-1 ai bianconeri con Vadalà, il secondo (Severin non così evidente su La Gumina) dà il 2-2 ai rosanero con lo stesso centravanti. Nella ripresa Palermo con il 4-3-3. Del Favero si riscatta su Bonfiglio, La Gumina e Lo Faso, Marson non è da meno su Blanco Moreno e Vadalà. Decide il terzo rigore (contatto Santoro-Di Massimo) realizzato dal bianconero, che rischia un penalty per mani in area al 40’ st. Un’altra vetta su cui piantare la propria bandiera, un altro primo posto da mettere agli atti. Non in solitaria, poiché deve essere condiviso con il Milan, ma da ieri la Juventus mette il naso davanti alla concorrenza anche in quello che fu il Torneo di Viareggio e oggi commercializzano come Viareggio Cup. Per tutti, comunque, la Coppa Carnevale. O, meglio, il “Viareggio”. Bianconeri dominatori pure nella vetrina per eccellenza del calcio giovanile, quest’anno forse meno scintillante per la concomitanza con le qualificazioni alla fase finale dell’Europeo Under 19, ma comunque da osservare sempre con attenzione. Con il 3-2 inflitto al Palermo, la Juventus stacca la Fiorentina e affianca i rossoneri a quota nove trofei, in un terzo millennio entusiasmante: si tratta del settimo successo dal 2003 a oggi. Una vittoria non brillantissima, a dire il vero, con un secondo tempo in cui la squadra di Fabio Grosso ha faticato nei confronti di un’avversaria più arrembante e più fresca, ma un successo con tanto dna bianconero. Come si è visto proprio nella ripresa, per l’appunto, dove di fronte a una serie di conclusioni operate dal Palermo, alla Juventus è bastato sfruttare una giocata di Di Massimo in area per il rigore decisivo. Raccontano sempre che la differenza tra una buona squadra e una grande squadra la faccia la capacità di co gliere le opportunità, a Viareggio la Juventus si è comportata esattamente così. Progetto Una vittoria arrivata senza alcuni elementi importanti, come Romagna (difensore) e Favini (attaccante), impegnati per l’appunto con l’Under 19, come Audero (portiere) con la prima squadra, come Clemenza (leader del centrocampo) fuori dopo essersi rotto il crociato negli ottavi contro il Milan e andato ad aggiungersi a Muratore e a Pellini. Una vittoria nel segno della coppia Marotta&Paratici (con Cherubini come ds), visto che la leva del 1997 è in pratica la prima cresciuta sotto la loro gestione. Una squadra mosaico, all’opposto del Palermo visto ieri, formato da ragazzi che stanno insieme dai Pulcini e provenienti quasi tutti dalla Sicilia. La Juventus Primavera rispecchia quanto avviene per la prima squadra, e quindi un giusto equilibrio tra la pattuglia italiana e il gruppo degli stranieri. Con alcune storie esemplari, come quella di Grigoris Kastanos, autore della rete del vantaggio e giunto debilitato alla finale per un virus intestinale che lo ha aggredito in Nazionale. Lui proviene da una realtà calcisticamente di fascia bassa, può rivelarsi come il primo cipriota di alto profilo, non solo in Italia. Elemento duttile sul fronte offensivo, la Juventus lo ha preso a 16 anni dall’Enosis Paralimni, bruciando la concorrenza di Arsenal e Manchester City. Chiamarlo il Messi cipriota, come lo definiscono in patria, può apparire frettoloso e mancante di rispetto verso l’argentino, ma Kastanos ha dimostrato anche ieri di saper fare la differenza, con tecnica e classe […]”. Questo quanto scrive l’edizione odierna di “Tuttosport” in merito alla Viareggio Cup vinta in finale dalla Juventus contro il Palermo.