“Il Palermo visto dai tifosi”, parola a Francesco: «Crisi rosanero era prevedibile, troppi errori nel mercato estivo. A Zamparini vorrei chiedere…»

Con il rinnovo del nostro giornale, diamo il via ad un’inedita rubrica che vedrà protagonisti i tifosi rosanero. Ilovepalermocalcio ha deciso infatti di dar voce al popolo palermitano. Di settimana in settimana, infatti, raccoglieremo le parole e i pensieri di un tifoso, sul presente, passato e futuro della squadra rosanero. Iniziamo con Francesco Sancarlo, sostenitore rosanero sin da bambino, che ai nostri microfoni ha commentato così l’attuale momento in casa rosanero…

Cosa pensi del momento negativo che sta attraversando il Palermo?

«Io penso che questo momento negativo era in qualche modo prevedibile. Non si può disputare un campionato di serie A con una rosa con poca esperienza, ogni anno si commettono gli stessi errori».

Quindi pensi che gli errori siano già iniziati nel mercato estivo…

«Assolutamente sì. La rosa andava costruita prima dell’inizio del campionato. In estate si doveva allestire una squadra in grado di garantire una tranquilla permanenza nella massima serie».

Faggiano e Zamparini hanno annunciato che a gennaio la rosa verrà rinforzata. Pensi che la società sia ancora in tempo per rimediare? 

«Premetto che da qui a Gennaio dobbiamo fare più punti possibili, comunque penso che il Palermo sia in tempo per rimediare. Bisogna fare acquisti mirati e non comprare giocatori giusto per fare numero, ci vuole soprattutto qualità e non quantità. Sicuramente serviranno un paio di attaccanti da affiancare a Nestorovski, perché ogni partita è sempre più solo in avanti, ma anche un buon centrocampista…».

A proposito di Nestorovski, il macedone si è rivelato il goleador di questa squadra con 7 gol all’attivo. Te lo aspettavi?

«In tre anni di campionato croato (serie B e serie A, ndr) è stato capocannoniere, quindi immaginavo fosse un ottimo giocatore. La mia perplessità era solo riguardante l’ambientamento, comunque sta dimostrando di essersi ambientato alla grande (ride, ndr). Sinceramente un po’ me l’aspettavo, ma soprattutto lo speravo, visto che è l’unico nostro attaccante in grado di fare gol».

Cosa pensi di De Zerbi?

«De Zerbi l’ho apprezzato l’anno scorso in Lega Pro con il Foggia, ha dimostrato di essere un buon allenatore, però è ancora inesperto per la serie A. E gli ultimi risultati lo stanno dimostrando».

Nonostante le tante sconfitte e i risultati negativi, c’è una gara in cui questo Palermo ti ha entusiasmato?

«Purtroppo di partite entusiasmanti non ce ne sono state, quindi non so che dire. Spero di vederne una presto».

La gara più brutta invece?

«Senza alcun dubbio Roma-Palermo». 

Ci credi all’arrivo dei cinesi?

«Non credo a qualcosa che non esiste. Crederò solo quando ci sarà qualcosa di firmato, ma comunque penso che in realtà Zamparini non voglia vendere la società».

Parliamo di te: da quanto tempo segui il Palermo?

«Io sono tifoso da quando ero bambino, la prima volta che sono andato allo stadio potevo avere 7-8 anni. Purtroppo non ricordo la partita, però ricordo perfettamente l’atmosfera magica che si respirava. Adesso sono abbonato da tantissimi anni e ogni volta che vado allo stadio per me è come se fosse la prima volta, provo un’emozione indescrivibile!».

La gara nella storia del Palermo che ricordi con più emozione e perché?

«Ce ne sono tantissime che ricordo con tanta emozione. Ma se devo proprio sceglierne una dico Palermo-Catania 3-1, con tripletta del “Flaco” Pastore. Ero allo stadio e l’emozione di quella gara la provo ancora adesso ricordandola».

Il calciatore che ricordi con più affetto?

«Il giocatore che ricordo con più affetto è Fabrizio Miccoli, il nostro indimenticabile capitano! Ha scritto una pagina importante della storia del Palermo».

In chiusura se avessi modo di parlare con Zamparini, cosa gli diresti?

«Se avessi Zamparini davanti in questo momento, gli domanderei perché sta facendo tutto questo. Dalla finale di Coppa Italia del 2011, ha smantellato la squadra anno dopo anno, facendoci perdere un’identità. Ci sta che ogni tanto venda i giocatori, però ci sta anche rimpiazzarli con giocatori all’altezza e non con giovani stranieri inesperti».