Tuttosport: “Scintille Castro, risale Hiljemark. Il Toro tenta l’assalto allo svedese…”

“Scende Castro, (ri)sale Hiljemark. Questa la sintesi estrema delle mosse di mercato granata alla voce centrocampista. Dietro al “titolo”, però, ci sono le ragioni che hanno portato il Toro a ributtarsi sullo svedese del Palermo e relegato in secondo piano l’argentino. Scivolato nelle gerarchie della dirigenza nonostante fosse stato indicato da Sinisa Mihajlovic quale il rinforzo prediletto per la mediana. Chievo e Toro non hanno trovato l’intesa, su Castro. Dalla società gialloblù è filtrato che i granata non hanno mai nemmeno avvicinato la richiesta per il sudamericano. Valutato dagli 8 milioni in su. Si sarebbe fermato a 4 milioni più uno di bonus, Cairo. Differente la versione che filtra dalle stanze del mercato granata. In base a questa seconda versione dei fatti all’inizio della settimana scorsa ci sarebbe stata un’intesa di massima a 7 milioni, tra i due club. L’inerzia della trattativa avrebbe portato il Chievo a salire di un milione, fissando quindi il prezzo del cartellino dell’argentino a 8 milioni. Una cifra alla quale il patron granata sarebbe arrivato a un paio di condizioni. La prima: che Castro non scendesse in campo, come è invece avvenuto, sabato scorso contro la Fiorentina. La seconda: che il Toro, nelle gare contro Milan e Bologna, conquistasse due vittorie tali da consentire ai granata di restare agganciati al treno europeo. Quale possa essere la versione più aderente alla realtà, né l’una né l’altra condizione si è verificata. Racconta pure, chi privilegia il racconto dei fatti da sponda granata, che Cairo si sarebbe arrabbiato non poco, con il Chievo. Può essere sia andata proprio così, per quanto sia molto difficile pensare a un patron del Toro disposto a scucire anche solo 7 milioni per Castro dopo che la distanza dal 6° posto è salita a 8 punti (bene ribadire che la sesta piazza darà l’Europa soltanto se una tra le prime cinque della classifica dovesse vincere la Coppa Italia). Tra Chievo e Toro c’è stata effettivamente una lite, oppure la tensione è stata costruita ad arte per giustificare la decisione di non spendere più di 5 milioni per un centrocampista? Quei 5 milioni Difficile rispondere, in questo momento. I prossimi passi della dirigenza granata, comunque, aiuteranno a fare chiarezza. A 5 milioni, infatti, il ds Petrachi potrebbe chiudere per Oscar Hiljemark con il Palermo. Svedese chiaramente sul mercato come dimostra il fatto che non si sia stato convocato per le ultime due gare di campionato dei rosanero. Dai quali ieri è filtrato, guarda caso, che il Toro si è rifatto sotto con l’ex centrocampista del Psv. Probabilmente Cairo avrebbe assecondato il tecnico serbo se quest’ultimo avesse mantenuto i granata nelle prime posizioni della classifica, mentre in tale situazione fa retromarcia e torna a mettere a diposizione di Petrachi solo 5 milioni. Non essendo troppo convinto di spenderne 7 o più per Castro – non pochi per il cartellino dell’argentino, in effetti, ma tanti in assoluto considerando la reticenza di Cairo a investire cifre importanti nel Toro (in quasi dodici anni di presidenza l’acquisto più caro rimane Ljajic, preso per 9 milioni totali) -, ecco che Mihajlovic potrebbe doversi “accontentare” di Hiljemark. Condizionale d’obbligo, visto che su Castro c’è sì una frenata, ma non la chiusura assoluta. Detto che sull’argentino pare essersi fiondata anche la Lazio, va aggiunto che per lo svedese continua il pressing sia della Dynamo Kiev che dell’Atalanta. Quella stessa Atalanta che (per ora) ha bloccato Alberto Grassi. Difficile che i nerazzurri – i quali dopo Roberto Gagliardini ceduto all’Inter potrebbero dare Carlos Carmona al Genoa – decidano di privarsi in mediana anche dell’interno a Bergamo in prestito dal Napoli, però il nome di Grassi può tornare buono negli ultimi giorni di mercato, se il Toro in precedenza non sarà riuscito a chiudere un acquisto. In proposito si allontana, sempre per ragioni di costo del cartellino, pure Godfred Donsah (Bologna), rilevabile dal Torino solo a fronte di una spesa pari o superiore ai 6 milioni. Qualcosa meno costa Andrea Poli (Milan), qualcosa in più quel Daniele Baselli che in uscita continua a piacere alla Roma. A giorni, intanto, potrebbe definirsi il passaggio di Giuseppe Vives”. Questo quanto si legge su “Tuttosport”.