Serie A, Stirpe: «Così salvo il mio Frosinone…»

“Quando lo raggiungiamo al cellulare, nella mattinata del 31 dicembre, è al Matusa dove il Frosinone sta disputando una partitella in famiglia prima del rompete le righe di San Silvestro. Il presidente Maurizio Stirpe è andato a fare gli auguri a giocatori e staff tecnico. «Ma voi non staccate mai la spina», dice sorridendo al telefono. «Il 2015 – attacca il patron – è stato sicuramente un anno positivo. Basti ricordare che Frosinone ha tagliato un traguardo, quello della Serie A, mai conosciuto in quasi ottant’anni di vita. E peraltro fino a novembre è stato all’altezza delle difficoltà nella massima serie». Con l’avvento del 2016, per Stirpe inizia il quattordicesimo anno al vertice del club. Glielo ricordiamo e lui sottolinea: «Eh sì, sono passati 14 anni e cominciano ad essere davvero tanti». Ma i tifosi non debbono preoccuparsi. Nonostante siano passati quasi tre lustri da quando Maurizio Stirpe è alla guida di una società sana e solida, a passare il testimone non ci pensa affatto. D’altra parte è stato grazie alla famiglia Stirpe se il Frosinone ha conosciuto i momenti migliori della sua storia, ricca di promozioni in C quando alla guida della società c’erano Benito e Roberto, cioè il papà e lo zio di Maurizio e, in tempi più recenti, in Serie B e in A con l’imprenditore 58enne oggi al timone del club. RINFORZI A due turni dal giro di boa, la squadra è terzultima in classifica, ma non ha alcuna intenzione di abdicare. «Le aspettative per il 2016 sono quelle di mantenere la categoria – promette –. Ci giocheremo tutte le carte a nostra disposizione e ne abbiamo di importanti per raggiungere la salvezza. Al momento siamo in zona retrocessione, ma la salvezza è distante solo due punti e se proprio vogliamo dirla tutta, con un pizzico in più di fortuna, a quest’ora avremmo potuto occupare una posizione migliore». Il Frosinone, dunque, è pronto a difendere con le unghie e con i denti una vetrina importante come quella della Serie A e per questo si sta lavorando per colmare lacune tecniche e tattiche. «Entro metà gennaio vorremmo mettere a disposizione dell’allenatore almeno due rinforzi per migliorare le cose che non hanno funzionato, senza con questo voler incolpare nessuno – precisa Stirpe –. Se saremo bravi e fortunati ci riusciremo. Intanto, abbiamo preso il tedesco Kragl (è l’esterno alto sinistro di 25 anni proveniente dal Ried, Bundesliga austriaca, ndr) e adesso stiamo pensando all’attaccante. Sì, Trotta è uno della ristretta rosa di papabili e con l’Avellino l’accordo è già stato raggiunto. Restano da limare dei dettagli, però lui è il profilo di giocatore che risponde alle caratteristiche che sono nella mente di tecnico e società». Il Frosinone lo acquisterebbe al 50% con un altro importante club. ORGOGLIO Per il presidente del Frosinone questi primi 13 anni sulla plancia di comando, sono stati ricchi di soddisfazioni. Stirpe non lo nega e rilancia: «Non dobbiamo dimenticare da dove siamo partiti, ma il nostro è stato senza dubbio un bel percorso. Nelle ultime due stagioni abbiamo vinto altrettanti campionati passando dalla Lega Pro alla Serie A. Inoltre abbiamo quasi ultimato il centro sportivo a Ferentino (a meno di 15 km dal capoluogo, ndr) che verrà inaugurato il 20 gennaio in occasione dell’amichevole tra le nazionali Under 17 di Italia e Spagna ed è nostra intenzione realizzare il nuovo stadio in zona Casaleno (verrà intitolato al padre Benito Stirpe, ndr), nonostante le sciocchezze che in proposito sento dire in giro»”. Queste le parole del patron del Frosinone riportate oggi da “La Gazzetta dello Sport”.