Scandalo biglietti falsi: per la sfida Palermo-Verona presente una donna di 95 mai esistita

Ogni giorno emergono novità dall’indagine dei biglietti falsi. Per la sfida Palermo-Verona, che sancì la salvezza dei rosanero, era presente al “Barbera” una donna di 95 anni mai esistita. Il nome di fantasia utilizzato per il biglietto è Gina Pitra nata nel febbraio del 1921. La ricevitoria in questione è quella in cui lavorava Michele Fiaschetto, 40 anni, dipendente della rivendita Spinelli di via Garibaldi a Termini Imerese, e uno dei 9 arrestati. Tra i coinvolti nell’indagine risulta la titolare, Rosalia Spinelli, “autorizzata all’emissione dei biglietti che metteva a disposizione di Fiaschetto le credenziali di accesso al sistema informatico e ometteva qualsiasi controllo successivo”, scrive il gip Claudia Rosini nell’ordinanza di custodia. Proprio per la gara Palermo-Verona Fiaschetto ha emesso 6 biglietti intestati a donne inesistenti e aventi diritto ad un prezzo ridotto.  Era l’ultima partita del 2015-16: il meccanismo fraudolento là inizia ad accusare i primi cedimenti. Scattano i primi sequestri di biglietti fasulli, risultati intestati a ragazzini sotto i 14 anni, ad anziani e donne inesistenti o ignari della emissione dei titoli a loro nome. Tutti godevano una riduzione del 50 per cento rispetto al prezzo intero. Ma questi biglietti poi andavano a finire a maggiorenni – perfino una giovane coppia arrivata dall’Olanda con la passione per il calcio – e tifosi che non avrebbero dovuto nemmeno varcare i cancelli dello stadio dato che erano destinatari dei “Daspo” della questura.