Repubblica: “Sprofondo rosa. Poker di reti al passivo e addio sogni di gloria”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla sconfitta rimediata dal Palermo contro il Brescia.

Un punto nelle ultime tre partite. È questo il deprimente dato che viene fuori al termine della gara persa dal Palermo per 4 a 2 a Brescia. Una sconfitta che, unita al pari di Cremona e al ko contro la Ternana, dice che il ruolino di marcia dei rosa non è da squadra che può ambire alla promozione diretta. Sconfitte arrivate in modo diverso, ma che hanno una costante che poi è una zavorra che accompagna la squadra rosanero dall’inizio della stagione: i gol subiti.

A Brescia sono stati quattro che si sommano ai due di Cremona e ai tre con la Ternana. Così, tutti i piani della vigilia, le strategie, le previsioni fanno a farsi benedire. A Brescia il primo gol il Palermo l’ha preso dopo appena ventinove secondi con la solita collaborazione della difesa rosanero. Una difesa nella quale Corini ha dato fiducia a Marconi che sarà il giocatore decisivo in negativo per il Palermo.

Marconi, che era stato espulso nell’ultima partita giocata a Como, anche a Brescia ha terminato la sua partita prima del tempo per un cartellino rosso sventolatogli in faccia al ventiduesimo del primo tempo. L’episodio che ha stravolto la  gara. Perché, è vero che il Palermo era passato subito in svantaggio, ma è anche vero che l’aveva subito ribaltata segnando due gol in tredici minuti. Prima al ‘5 con Brunori dal dischetto per il fallo di Baseggio su Di Mariano. Poi al ‘13 con il tiro a fil di palo di Di Francesco