Repubblica: “Rosa e Venezia, sfida per il futuro. Le due squadre legate da Zamparini e da una storia simile si affrontano alle 18 con l’obiettivo serie A”

“Sembra che il calendario si sia divertito a metterle una contro l’altra proprio in questi giorni. Sì, perché Palermo e Venezia che si affrontano oggi alle 18 al “ Barbera” hanno una storia simile che, in queste ultime ore, sembra essere diventata proprio identica.

Una storia nel segno di Maurizio Zamparini che dopo aver portato in alto le due società è stato l’artefice del loro declino. Già, perché il Venezia, dopo l’uscita di scena di Zamparini, è fallito mentre il Palermo, se venisse accolta la richiesta della procura e i debiti fossero realmente quelli ipotizzati dai magistrati e dai consulenti di palazzo di giustizia, potrebbe fallire con il patron ancora in sella.

Il problema è capire quanto queste vicende, quelle legate ai giorni difficili del Palermo visto che il Venezia ha cancellato il suo passato buio, potranno avere una ripercussione sul campo. Quanto, per intenderci, la sconfitta con il Cittadella subito dopo l’istanza di fallimento presentata dalla procura, sia stata un caso e che il vero Palermo è invece quello che ha poi vinto nettamente ad Avellino. Una preoccupazione, quella di una ripercussione sui risultati della squadra, che emerge anche dal comunicato diramato dal presidente rosanero Giammarva.

Tedino, come già avvenuto in precedenza, prova a blindare la squadra. «Le vicende legate al fallimento sono cose che competono alla società – il commento dell’allenatore rosanero alla vigilia della gara – Noi dobbiamo pensare alla partita e a non fermare la nostra corsa in classifica. Non sono cose che mi competono e quindi resto concentrato sulla partita e sulle difficoltà che vengono dal match contro il Venezia » . La vera risposta all’interrogativo, a prescindere dalle dichiarazioni del tecnico rosanero, arriverà oggi dal campo anche se le premesse parlano di un Palermo in piena emergenza che dovrà rinunciare a Chochev, Cionek e Bellusci mentre Struna non è al meglio della condizione. «È stata una settimana molto particolare – dice Tedino – Non siamo riusciti a svolgere il nostro normale lavoro quotidiano, ma a prescindere da questo, dobbiamo mettere in campo tutto quello che abbiamo».
Forse è proprio questa la chiave nella quale si può leggere l’impegno del Palermo contro la formazione di Inzaghi. Il Palermo è infatti chiamato a sopperire con mezzi diversi, come il gruppo e la volontà, alle assenze. Del resto, non è la prima volta che la squadra, vuoi per infortuni vuoi per gli impegni dei nazionali, si è trovata a dovere fare i conti con le assenze.

Ma tra quelli che mancheranno Tedino sembra già rimpiangere Chochev che si è fermato per la lesione al menisco. « In squadra è difficile trovare un altro un giocatore come lui – dice il tecnico – Nelle ultime sei giornate era cresciuto tantissimo e aveva raggiunto un invidiabile equilibrio psicofisico. I suoi inserimenti senza palla sono stati fondamentali per il Palermo degli ultimi tempi».

Toccherà a Gnahorè sostituire il bulgaro. Il francese, rispolverato contro l’Avellino, ha fatto bene. «Ma adesso tocca a lui confermarsi », la conclusione di Tedino. Deve confermarsi Gnahorè, ma deve confermarsi anche tutto il Palermo che, dopo la bella vittoria di Avellino, è chiamato ad un’altra prova di orgoglio per far parlare il pallone e non gli atti giudiziari”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.