Repubblica: “Il derby dei presidenti. La “Iena” della finanza e il portiere bocconiano”

“Così vicini per età, così lontani per modo di essere presidenti. Trentatré anni Paul Baccaglini e trentanove Tommaso Giulini: i presidenti di Palermo e Cagliari domenica saranno alle prese con il loro primo derby delle isole. Il palermitano ha preso il 6 marzo le redini della società dal punto di vista amministrativo e deve ancora completare l’iter per diventare anche proprietario. Il dirigente cagliaritano, invece, ha preso entrambe le cariche, sia di presidente che proprietario, sin dal primo momento in cui ha completato il passaggio delle quote societarie nel giugno del 2014, praticamente nel giorno del suo trentasettesimo compleanno. Al di là della carta d’identità, i due dirigenti sono diversi in tutto, persino nello sport praticato prima di entrare nel mondo del management: Baccaglini giocava a pallacanestro, Giulini a calcio, nel ruolo di portiere, con trascorsi anche nelle giovanili del Milan. Il percorso del presidente del Cagliari passa attraverso la laurea in economia aziendale alla “Bocconi”, ma di fatto ha seguito la strada battuta dal padre che ha fondato la Fluorisid nel 1969, azienda chimica di famiglia divenuta gruppo imprenditoriale con interessi anche al di fuori del settore d’origine. Baccaglini, invece, ha seguito una strada totalmente diversa rispetto a quella dei suoi genitori: suo padre è un ricercatore universitario, sua madre è psicologa e lui arriva nel mondo della finanza con una società di trading, coinvolto da altri due soci. In sostanza loro mettevano i capitali e lui le idee. Le sue idee sul Palermo Baccaglini le ha presentate ieri pomeriggio anche al presidente di Sicindustria Alessandro Albanese nel corso di un incontro nella sede cittadina di Confindustria. «È stato un incontro piacevole – racconta il presidente del Palermo che ha ricevuto in regalo una coppola – Ci siamo conosciuti, ci siamo capiti, ci siamo annusati e l’odore reciproco ci è piaciuto. Non siamo entrati nel dettaglio delle nostre operazioni perché non era il momento, ma ci sarà tempo per farlo»”. Questo quanto riportato da “La Repubblica”.