Agostinelli: «Impossibile che questo non sia l’anno del Bari. Ma l’Avellino può dire la sua»

Intervenuto ai microfoni de “Il Mattino” Andrea Agostinelli, ex giocatore dell’Avellino, attuale commentatore sportivo sulle reti Mediaset, ha parato del girone C e del calciomercato.

Queste le sue parole:

«Faccio fatica a non pensare che questo non possa essere l’anno del Bari, nonostante ad Avellino mi leghino ricordi stupendi, però uno deve anche essere obiettivo. L’Avellino ha però già dato una prova di maturità dopo l’inizio di stagione non facile. Ha avuto la capacità di tenere i nervi saldi quando le cose non andavano bene, nel momento di crisi in tanti avrebbero mandato via Braglia. Invece la società ha preso tempo e ha fatto la scelta giusta secondo me, confermando Piero. Braglia continua ad essere una garanzia per la Serie C. Mercato? Probabile aspettarsi acquisti di grido. La crisi si percepisce in Serie A, figuriamoci in Lega Pro. Il primo posto è difficile, come dicevo prima, ma nel calcio giusto crederci e allestire un organico importante, che l’Avellino ha già, ma rinforzarlo con quei 2-3 elementi che possano alzare ancora il tasso tecnico della squadra. Anche perché comunque ai playoff si può essere protagonisti, qualora non riuscisse il miracolo del primo posto. Lo si è visto già l’anno scorso, anche solo una posizione in più in classifica può essere importante, quindi il secondo posto deve essere un obiettivo minimo. Purtroppo in Serie C ne partono in 60 e ne salgono solo 3 in B, più la quarta ai playoff. E’ più semplice, paradossalmente, salire dalla B alla A, che vincere un campionato di terza serie”.