Pisa, Corrado sbotta: «Oggi in B ci sono squadre come il Palermo e non come il Pordenone»

Dopo più di un mese di silenzio stampa, il presidente del Pisa Giuseppe Corrado rompe il silenzio parlando in conferenza stampa. Di seguito un estratto delle sue parole riportate da Calciopisa.it:

«Il silenzio è stato fatto per protestare anche noi. Annuncio però che mister Aquilani dalla prossima gara tornerà a parlare in conferenza stampa. Quanto allo stadio, noi siamo le vittime, abbiamo avuto una sensazione di isolamento e sembrava che le cose che riguardassero la squadra interessassero solo noi, una situazione che ha sorpresa chi non è abituato come Knaster che non ha capito il disinteresse riguardo agli sforzi degli azionisti. Io sono abituato a questa situazione, ma lui no e così abbiamo deciso di isolarci per arrivare a oggi quando preciserò le nostre posizioni. Quando sono arrivato non c’era nulla di positivo, c’erano debiti, non c’erano giocatori di proprietà né un centro sportivo. C’era solo un bel tifo e un bel ambiente.

I media hanno tutto il diritto di dare valutazioni che dovrebbero essere oggettive, ma sono soggettive. L’interpretazione dei fatti deve basarsi sul contesto, si può parlare dei risultati, ma a volte sentire certe valutazioni sul risultato sportivo ci lascia perplessi e noi come azionisti ambiziosi possiamo essere moderatamente soddisfatti e credo che lo stesso debba valere per ambiente e media. Abbiamo l’ambizione di andare oltre, ma in maniera coerente e corretta, la storia del calcio italiano è fatta di successi raggiunti velocemente e il nostro lo è perché siamo da cinque anni in Serie B, dentro a un calcio che conta nella maniera dovuta, e che non è più quello di cinque anni fa. Ora ci sono Sampdoria, Bari e Palermo non più Entella e Pordenone, il campionato è pieno di squadre ambiziose e non di club che fanno saliscendi con la Serie C. I media questo non lo mettono in evidenza. Per fare il giornalista si può essere specchio o finestra. Uno riflette se stesso, l’altro guarda il mondo. Voi dovete essere finestra e questo non è successo. Quando i media si comportano da avversari creano un danno al club e all’ambiente».