Palermo, un’altra finale per riprendersi un sogno

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Palermo che oggi si giocherà un’altra finale.

Il Palermo prova a riprendersi un sogno, con una certezza: contro le migliori squadre di questo campionato ha sempre fatto risultato. Non ha sempre giocato gare memorabili ma se la statistica ha un valore possiamo affermare che la formazione rosanero sa come affrontare le partite contro gli avversari più forti. Sarà un fatto di attenzione, magari di preparazione della gara. Difatti il Palermo non ha mai perso contro le quattro squadre che gli stanno davanti: Parma, Cremonese, Como e appunto questo Venezia che sarà di scena stasera al «Barbera».

A settembre i rosa passarono al «Penzo» con tre gol di Brunori dando il primo vero segnale al campionato. Oggi tenteranno il bis, che avrebbe una grande portata, perché consentirebbe di ridurre a due punti il distacco con i lagunari che si sono insediati al terzo posto. In attesa del Como che ospita domani il Pisa. Ma più complessivamente, visto che non è una corsa a due, consentirebbe di sperare ancora in una seconda posizione che seppur lontana è ancora matematicamente possibile con nove partite da giocare.

Non ci rifugiamo nella retorica, quella di stasera è una partita che vale doppio, uno di quei confronti diretti che può segnare tutta la stagione rosanero, anche moralmente. L’assenza di Filippo Ranocchia è pesante. Inutile girarci attorno, il giovane di scuola juventina ha accusato un paio di battute a vuoto forse anche per stanchezza ma la sua fantasia ha acceso la fase offensiva rosanero, migliorando anche il rendimento degli esterni. Oggi Ranocchia non ci sarà per un problema muscolare e Corini dovrà trovare il sostituto. La sensazione è che non abbia ancora deciso.

Il favorito per prenderne il posto è Henderson, che nel ruolo di «sottopunta» non ha mai convinto. Ma non ha convinto neppure Coulibaly. Del resto se così non fosse non si spiegherebbe l’acquisto di Ranocchia a gennaio. Si tratta di giocatori forti fisicamente ma dalla tecnica non eccelsa, bravi più a fare i mediani che i trequartisti, e dunque per la sostituzione di Ranocchia la partita è ancora aperta con l’outsider Vasic in agguato.