Palermo-Pisa Escl. Pelagotti: «Rosanero destinati alla A. In porta darei fiducia a Desplanches»

Amara sconfitta quella rimediata nell’ultimo turno del campionato di Serie B dal Palermo del tecnico Alessio Dionisi. I rosanero sono, infatti, usciti sconfitti dal Mapei Stadium di Reggio Emilia contro la Reggiana con il risultato di 2-1. Adesso al Barbera, nel prossimo turno di campionato, arriverà il Pisa di Filippo Inzaghi e per parlare del match è intervenuto ai microfoni di Ilovepalermocalcio.com il doppio ex della sfida, Alberto Pelagotti.
Il Palermo è reduce da una pesante sconfitta contro la Reggiana. In occasione delle due reti avrebbe potuto fare qualcosa in più Salvatore Sirigu?
«La maggior parte delle volte, da fuori, alcune occasioni sembrano facilmente controllabili; invece, poi ci sono mille sfaccettature che possono creare difficoltà. Nel secondo gol per me Sirigu non ha colpe; in occasione della prima rete invece può ingannare il fatto che la palla fosse vicina e gli è passata sotto. Ma, in realtà, davanti è passato un avversario che inganna sempre il portiere, non era affatto facile. Per cui, analizzandola da portiere, dico che era un intervento complicato».
In vista del Pisa, confermerebbe Sirigu o darebbe una nuova chance a Desplanches?
«Desplanches l’ho affrontato da avversario nel mio ultimo anno a Novara. Mi chiesero, in particolare il preparatore dei portieri Michele Marotta e alcune persone, come reputassi Sebastiano e dissi che per me era un profilo da attenzionare e poi fui molto contento che, grazie anche al mio consiglio, decisero di scegliere lui. Premetto dunque di essere suo simpatizzante. Su Sirigu, invece, c’è poco da dire: parliamo di un portiere che ha anche vinto l’Europeo con la Nazionale italiana, un profilo forte e di esperienza. Sono due ottimi portieri. Farei giocare Sebastiano solo per guardare un po’ più al futuro. Sono comunque entrambi grandissimi portieri».
Alessio Dionisi si è espresso considerando la presenza di due potenziali portieri titolari come un vantaggio. Condivide questo pensiero?
«Parlando da tecnico, secondo me è sempre uno svantaggio. Il portiere è un ruolo talmente delicato che la competizione non può esistere. Il portiere deve avere sempre la tranquillità di giocare anche se a volte sbaglia. L’alternanza fra i pali, che in diverse squadre mi è capitato di vedere, non l’ho mai capita. Che si voglia o no, in quel ruolo l’estremo difensore deve percepire la fiducia data dalla società, quella che ti fa sentire al centro del progetto, qualsiasi cosa possa succedere specie quando si sbaglia. Lo dico per esperienza personale. Quando ero a Empoli, la società fu chiara con me, dicendomi che c’era un titolare e che io mi sarei dovuto far trovare pronto nel momento giusto. Ero tranquillo e sapevo di dover stare al mio posto, e ciò mette tutto in equilibrio».
Palermo-Pisa: i rosa possono avere delle chance?
«Il Palermo è una squadra strana. I rosanero hanno questa qualità di poter vincere o perdere contro chiunque. Per me il Palermo ha molte chance, perché se scende in campo con la giusta mentalità, considerando la rosa e le qualità che ha, può dare tanto filo da torcere ai toscani. Non credo che Inzaghi e i suoi siano felici e tranquilli nel venire a giocare a Palermo».
Considerando anche i possibili arrivi dal mercato, il Palermo potrebbe raggiungere la promozione almeno tramite i playoff, emulando quanto fatto in C?
«Guardando le prime tre, riprenderle sembra quasi impossibile. Quando eravamo in Serie C, però, non stavamo facendo un grande percorso in campionato, ma fu ciò che si creò anche in città a darci la giusta spinta. Per la promozione diretta ci sta sempre tutto, ma sono davvero troppi punti. Per quanto riguarda l’arrivo tramite i playoff, io ci credo, ci credo molto. È ovvio che i tifosi vogliono il Palermo in A il prima possibile, ma nel calcio ci vuole quella pazienza che, pian piano, permetterà al Palermo di sbloccarsi. Sono sicuro che, se non dovesse essere quest’anno, ci riproverà il prossimo con la convinzione che, in un futuro non troppo lontano, il Palermo sarà in A. Dobbiamo dare tempo e lasciar lavorare la società. Delle prime tre in classifica, qualcuna potrebbe mollare. Il Sassuolo, per me, ha le potenzialità per vincere il campionato. Pisa e Spezia hanno un ritmo costante e non credo lasceranno punti per strada, ma non mi stupirei se qualcuna dovesse rallentare».