Palermo. Il metodo Mansour acchiappa-promozioni. Girandola di prestiti e di acquisti dal City

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul metodo Mansour e quello che potrebbe essere il futuro del Palermo.

C’è uno schema che si è ripetuto finora nei club europei finiti nell’orbita del City Group: diversi movimenti di mercato — cento arrivi in 5 anni nel caso del Girona e quasi 21 milioni di euro spesi l’anno scorso dal Troyes — tanti prestiti di giovanissimi talenti dalla casa madre dei Citizens e qualche acquisto in prospettiva futura. Palermo per dimensioni e con un potenziale enorme — due milioni di spettatori per la finale play-off contro il Padova e 140mila spettatori in 4 partite casalinghe — è sicuramente una piazza molto più grande delle squadre europee in orbita City.

Ma per capire cosa potrebbe accadere con l’arrivo dello sceicco, bisogna comunque guardare alcune dinamiche del Girona, in Spagna, e del Troyes in Francia, le due squadre del continente, che insieme ai belgi del Lommel Sk sono state rilevate dalla holding di Mansour. Girona, 101 arrivi L’esempio madre è il Girona, che è stato acquisito dal gruppo nel 2017 e all’esordio nella Liga ha fatto subito il botto con tanto di vittoria al Bernabeu contro il Real Madrid per 2-1. Poi una stagione sfortunata con la retrocessione e 3 anni di purgatorio culminati nella promozione nella massima serie appena conquistata. Nell’agosto del 2017 il City Football Group ha rilevato il 44,3 per cento della società della cittadina catalana, dove un altro 44,3 per cento è del Girona Football Group, che fa capo a Pere Guardiola, fratello di Pep, l’allenatore del Manchester City.

E la stagione 2017/2018 è stata scoppiettante: sono arrivati 15 giocatori per quasi 9 milioni di spese tra acquisti e prestiti. Tra questi l’esperto l’attaccante, ex nazionale uruguaiano, Cristhian Stuani, che ha segnato 104 gol in 5 anni. Ma tra i prestiti c’è molto Manchester City: cinque giocatori subito — Aleix Garcia, Marlos Moreno, Olarenwaju Kayode, Douglas Luiz e Pablo Maffeo. E altri sei negli anni successivi, età media 24 anni, tra cui gli ultimi tre della scorsa stagione, Pablo Moreno e Darío Sarmiento dell’under 23 e l’attaccante argentino Nahual Bustos, autore di 13 gol.
L’ex Maresca Potrebbero essere i prestiti dalle giovanili o gli avvicendamenti dal parco giocatori immenso del City, combinati con uno zoccolo duro di giocatori esperti, la chiave per rafforzare il Palermo. Vale poco più di 51 milioni di euro la squadra under 23 dei “citizens”, abituati a parecchi acquisti di giovani talenti in giro per il mondo. Ma anche a piazzare giovani di qualità nei campionati europei. Su tutti, il centrocampista catalano classe 2001 Adrien Bernabé, rivelazione della B l’anno scorso con il Parma, che lo ha preso proprio dalle giovanili della società dello sceicco.

Nella rosa che ha vinto il campionato under 23 lo scorso anno ci sono gioielli come l’ala destra brasiliana Kayky (valutato 14 milioni), il centrale Taylor HarwoodBellis (7 milioni), il trequartista e nazionale inglese under 21 Cole Palmer e l’ala sinistra Jayden Braaf (3), accostato nel mercato allo Spezia. E nella strada tra le giovanili del City e il Palermo c’è anche l’ex Enzo Maresca, in pole per diventare il secondo di Pep Guardiola con la squadra maggiore e già allenatore delle giovanili dei Citizens nel 2020-2021, quando ha vinto il titolo.

Potrebbe essere lui l’arma in più per spingere giovani di talento in Sicilia. Ma esiste anche una terza via: come l’acquisto diretto di giocatori di talento, che dopo una maturazione possono tornare alla base. È il caso dell’esterno 22enne spagnolo Pedro Porro, comprato nel 2018 dal Girona e rivenduto a Manchester per 12 milioni, prima di finire allo Sporting Lisbona, dove è diventato oggetto di desiderio di Real, Atletico e Barcellona. Modello Troyes. L’altro modello da studiare a Palermo è quello del Troyes, squadra della cittadina della regione del Grand-Est a 150 chilometri da Parigi, rilevata nella seconda divisione francese da Mansour a settembre del 2020 e subito promossa in Ligue 1 da prima in classifica.

Fino all’ultima stagione, dove con una campagna acquisti di 21,8 milioni e 23 acquisti, la società ha ottenuto il quindicesimo posto e la salvezza. L’anno scorso dalla casa madre sono arrivati ben 5 giocatori: il difensore Palmer-Brown, il centrocampista Luka Ilic, fratello del calciatore del Verona, il terzino Issa Kaboré, Patrick Roberts e Philippe Sandler. Ma sono tante le “promesse” non sempre concretizzate di giovani talenti girati alle società satellite. Come il talento australiano Daniel Arzani finito ai belgi del Lommel in prestito, dopo stagioni poco fortunate.