Palermo, equilibrio, fantasia e…vittorie. Il 4-2-3-1 adesso non si tocca più

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul modulo del Palermo che sta fruttando vittorie a Brunori e compagni.

Il vestito migliore, per tutte le occasioni. Corini ha finalmente trovato il modulo giusto per il suo Palermo e lo ha fatto dopo mesi di prove ed esperimenti. A dargli l’input è stato il mercato di gennaio che non ha fatto altro che puntellare alcuni ruoli in cui i rosa erano lacunosi e che ha permesso all’allenatore bresciano di «vestire» la propria squadra con il tanto desiderato 4-2-3-1. La parola chiave di questa svolta tattica è una soltanto: equilibrio. Corini già ad inizio di stagione l’aveva già utilizzata per definire l’idea tattica alla quale doveva ispirarsi la sua squadra che deve essere capace di sapere interpretare entrambe le fasi senza scoprirsi troppo da un lato e senza essere assediata dall’altro. Un processo lungo quello del modulo perfetto, ma che ora ha visto la valorizzazione di tutti gli interpreti che, messi nelle posizioni a loro più congeniali, stanno rendendo al massimo delle loro potenzialità.

Il fulcro ovviamente è il centrocampo. È questo, infatti, il reparto maggiormente «stravolto» dalla novità tattica con il passaggio da tre a due mediani. Nello specifico, sono state esaltate le doti sia di Gomes che di Segre, centrocampisti che hanno nelle loro corde molta quantità. Il francese, soprattutto, è parso molto più a suo agio nel ruolo di mediano puro rispetto a quello di regista e la sua assenza a Piacenza contro la Feralpisalò si è fatta sentire soprattutto nella prima frazione di gara quando Stulac, suo sostituto naturale, per caratteristiche non era riuscito a garantire la sua stessa mole di lavoro. Schermo insostituibile davanti alla difesa, Gomes ha trovato la collocazione ideale per esaltare le sue caratteristiche. Inoltre è anche andato vicino al primo gol con la maglia rosanero sia contro il Bari (gioia negata da una parata di Brenno) che contro il Como (con la clamorosa occasione sprecata a Semper superato).

Discorso analogo per Segre che in questo 4-2-3-1 ci sguazza alla grande, anche se per la verità il n. 8 s’era trovato benissimo pure nel 4-3-3. Da quando Corini ha variato il modulo Segre è diventato una specie di «tuttocampista» con prestazioni «totali» fatte di interdizione in mezzo al campo e puntuali inserimenti in avanti. Con il Bari ha trovato il settimo centro stagionale, contro Feralpisalò e Como il suo lavoro è stato instancabile, tanto da farne uno dei migliori in campo.