Padova e Palermo, assalto alla finale col pienone

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulle semifinali playoff, con Padova e Palermo che affronteranno Catanzaro e Feralpisalò davanti ad uno stadio stracolmo di tifosi.

Le sfidanti per l’ultimo posto in Serie B le conosceremo questa sera, al termine di due semifinali di ritorno che partono da presupposti molto diversi. Tutto da giocare il secondo atto di Padova-Catanzaro, dopo lo 0-0 dell’andata. Si va verso gli ottomila spettatori all’Euganeo, con il settore ospiti esaurito e un probabile sold out (a ieri emessi 7289 biglietti, i cancelli verranno aperti due ore prima, con l’appello della Questura ad arrivare con ampio anticipo per evitare code). Massimo Oddo – che ha tutti a disposizione, tranne Busellato – ha lasciato intendere il ritorno al 4-3-3 dopo l’esperimento del 3-5-1-1 archiviato a partita in corso nella sfida d’andata

«Chiricò adesso sta bene – gli indizi di formazione del tecnico pescarese –, Jelenic potrà entrare una ventina di minuti. Ronaldo? Quando non ne avrà più, uscirà. La fretta non serve a nulla, ora ci vuole lucidità e intelligenza». E la sfida si accende anche tra le panchine, in riferimento al pensiero di Vivarini che aveva parlato di dominio del Catanzaro in gara 1: «Ognuno la vede a modo suo, tireremo le somme alla fine».

L’esperto tecnico giallorosso confida nel sostegno dei tifosi al seguito («Non ci sentiremo fuori casa») e trasmette fiducia. Convocati e partiti per il Veneto tutti e 24 i giocatori in rosa. «All’andata abbiamo limitato le loro grandi individualità – la sua analisi –, adesso sarà una partita dura, ma bella. Mi interessa che la squadra abbia il coraggio di interpretarla nel modo giusto e di provare a comandare per vincere, i cambi saranno decisivi e potrebbe non esserci bisogno dei tempi supplementari». Ipotesi comunque da tenere presente: se la parità nei gol segnati dovesse persistere al 90’, previsti proprio i supplementari e gli eventuali rigori. La vincente di questa semifinale giocherà in casa l’andata della finale, domenica 5 maggio.

La qualificazione non sembra invece in discussione al Barbera, tutto esaurito (oltre 33mila spettatori e anche i biglietti del settore ospiti verranno messi in vendita oggi) per la terza partita di fila. Il Palermo parte dal rotondo 3-0 dell’andata contro la Feralpisalò ma – nonostante il vantaggio rassicurante e i molti diffidati – Silvio Baldini non sembra intenzionato a fare rivoluzioni. Perrotta prenderà il posto dello squalificato Lancini, mentre Soleri dovrebbe rilevare Floriano uscito per infortunio a Salò. Realismo assoluto nelle parole di Stefano Vecchi, tecnico dei bresciani: «Faremo la nostra partita, ma la qualificazione ce l’hanno in mano loro». Il Palermo non perde in casa da 27 partite e sente il profumo della finale: giocherebbe il ritorno davanti alla sua gente, il 12 giugno.