La vittoria del Palermo contro il Sassuolo non è stata soltanto un grande risultato sportivo, ma un momento di vera riconciliazione tra squadra e tifosi. Come raccontato da Massimo Norrito su Repubblica Palermo, anche se si potrebbero fare osservazioni sui soliti blackout difensivi o sull’importanza delle parate di Audero, tutto passa in secondo piano di fronte a un 5-3 che ha restituito entusiasmo e ottimismo a tutto l’ambiente rosanero.

Domenica sugli spalti del Barbera c’erano quasi 25mila spettatori, ma il dato più importante, come sottolineato da Repubblica, è stato il clima: nessun fischio, solo applausi e cori a fine partita. Un tifo che ha spinto la squadra per tutti i 90 minuti, culminato nella grande festa sotto la curva, in un’atmosfera resa ancora più intensa dal ricordo dedicato a Sara Campanella.

Al centro di questo nuovo entusiasmo c’è senza dubbio Joel Pohjanpalo. Il finlandese, come evidenziato da Norrito, è diventato in pochissimo tempo l’idolo della tifoseria, grazie a numeri da capogiro: otto gol in otto partite, assist, sacrificio e una presenza costante nell’area avversaria. L’acquisto azzeccato, merito della società e del ds Carlo Osti, ha ridato al Palermo un riferimento offensivo vero, in grado di cambiare il volto delle partite.

Le immagini parlano chiaro: cinquecento tifosi in fila per un autografo, un intero stadio che esplode per ogni gol. Pohjanpalo ha conquistato il cuore della gente di fede rosanero, percorrendo in pochissimo tempo una strada che lo avvicina a quelle bandiere che hanno fatto la storia del Barbera.

Sotto la guida di Dionisi, e spinti dall’entusiasmo ritrovato, i rosanero adesso possono guardare con fiducia non solo al finale di stagione, ma anche ai playoff. Perché – come ha scritto Norrito su Repubblica Palermo – sogni così belli non possono che alimentare nuove speranze. Sogni in grande. Sogni di gloria.