Antonio Calabro non cambia registro alla vigilia della trasferta più affascinante della stagione. Contro il Palermo, nella cornice del “Barbera” e in un Lunedì di Pasquetta dal sapore playoff, il tecnico della Carrarese chiede ai suoi un’altra prova di personalità. Le sue dichiarazioni, riportate da La Nazione nella conferenza stampa prepartita, riflettono concentrazione e rispetto, ma anche consapevolezza nei propri mezzi.

“Ce le siamo godute tutte, queste partite”, ha spiegato Calabro. “È stata una stagione nuova, ricca di entusiasmo. Certo, la bellezza dello stadio e il valore dell’avversario vanno considerati, ma dobbiamo isolarci da tutto ed entrare in trance agonistica”.

Palermo? Sì forte, ma non l’unica
Calabro ha chiarito che la sfida al Palermo non rappresenta necessariamente l’esame più duro: “Sarà una gara simile a quella col Sassuolo, ma anche Sampdoria, Modena e Mantova sono squadre importanti. I rosanero sono forti, ma hanno solo sette punti più di noi. Parliamo di due partite e mezza: non è un distacco incolmabile”.

Il piano: difendere bene, colpire meglio
In vista della sfida, il tecnico ha analizzato anche la pericolosità degli avversari: “Pohjanpalo? Serve attenzione. Dobbiamo sporcare ogni pallone che arriva in area, e difendere bene anche sulle transizioni. Ma non c’è solo lui: Brunori, Segre, Gomes… è una squadra costruita per vincere”.

Calabro ha chiesto ai suoi realismo: “Sappiamo che a Palermo non avremo tante occasioni, quindi sarà fondamentale sfruttare quelle poche che capiteranno. E quando alzeremo il baricentro, dovremo essere impeccabili nelle marcature preventive”.

Trasferta ostica, ma senza alibi
Riguardo il rendimento esterno meno brillante rispetto a quello interno, Calabro ha puntualizzato: “Non mi interessa se i punti arrivano in casa o fuori. L’importante è raggiungere l’obiettivo. Nelle ultime tre trasferte meritavamo di più e abbiamo vinto solo a Frosinone, dove forse non lo meritavamo”.

Poi, una nota sulle differenze tra campi sintetici e naturali: “Tutti si lamentano del nostro campo in sintetico, ma dimenticano che noi giochiamo spesso su erba naturale, dove ci adattiamo di volta in volta”.

L’obiettivo resta lo stesso: “All’andata giocammo una delle migliori gare per qualità e quantità. Anche stavolta dovremo essere pragmatici, concreti, e pronti a cogliere ogni episodio favorevole”. Una sfida importante per la classifica e per lo spirito, in un palcoscenico che può esaltare o travolgere: la Carrarese, parola del suo allenatore, è pronta.