Il vice presidente della Lnd Morgana: «Palermo potrebbe anche giocare nel girone delle romane in D. Vi dico tutto»

Il Palermo ripartirà dalla Serie D e sarà un Palermo del tutto nuovo. Il vice presidente presidente nazionale della Serie D ,Sandro Morgana, a margine dell’assemblea ordinale biennale del comitato regionale siciliano ha parlato, al “Giornale di Sicilia”, proprio di questa ipotesi. Morgana, la Serie D è pronta a dare il benvenuto al Palermo? «Per la nostra Lega è una fortuna accogliere il Palermo. Viste le condizioni attuali, ripartire sarà un fatto importante.I rosanero ricominceranno dalla D come fatto da altre realtà importanti come il Bari. Si dovrà ripartire con la speranza di costruire una buona società che abbia dei programmi ambiziosi, adeguati ad una città come Palermo. In secondo luogo servirà dare da subito concretezza a questi progetti». Da siciliano, invece, come sta vivendo la situazione attuale? «La vivo con sofferenza, mi sarebbe piaciuto essere in Serie B ripartendo con altri progetti per andare subito in A. Così non è, quindi bisognerà soffrire un po’. Sto seguendo quello che sta facendo il Comune, spero che si facciano le scelte migliori e si sceglierà il gruppo di imprenditori con maggiori aspirazioni. Sono convinto che si potrà fare un buon lavoro. Come tutti i tifosi legati al Palermo sto soffrendo, ma l’importante è ricominciare». È un’ipotesi quella di vedere il Palermo inserito nel Girone G con le formazioni romane piuttosto che nel Girone I? «Ancora è presto per parlarne. Dapprima andranno concluse le iscrizioni, poi il 31 luglio ci sarà il consiglio di Lega con la Covisoc che darà il proprio parere. In quel momento sapremo l’organico della Serie D e le squadre che andranno in soprannumero. Con quel quadro poi si potrà parlare dei gironi e si capirà qual è la condizione migliore per tutti. In questo caso, proprio perché in soprannumero, se il Palermo dovesse chiedere per motivi logistici di essere inserito nel Girone G, piuttosto che in quello I, prenderemmo la richiesta in considerazione». Il Palermo dovrà fare i conti con regole totalmente diverse, compresa quella degli under. «Bisognerà adattarsi ad un sistema che non è professionistico, bensì dilettantistico puro. Non ci sarà la fase di contrattazione, ai calciatori vengono riconosciuti i cosiddetti accordi economici. Si tratta di una realtà completamente diversa».