Il Secolo XIX: “D’Angelo: «Non abbiamo più alternative. Dobbiamo battere il Palermo»”

L’edizione odierna de “Il Secolo XIX” si sofferma sulla gara che lo Spezia giocherà oggi contro il Palermo e sulle parole rilasciate ieri da Luca D’Angelo.

A tre partite dalla fine di un match chiamato campionato Luca D’Angelo scaccia corsi e
ricorsi storici il primo maggio 2006 lo Spezia di Antonio Soda venne promosso in serie B dopo 55 anni per concentrarsi solo sul qui e ora. «Non penso alle ricorrenze, credo nel lavoro del campo e basta».

Contro il Palermo non sarà un compito facile, a cominciare dalla strategia, d’iniziativa o di ripartenza. «Ci siamo allenati preparando la partita in ogni suo aspetto, importante sarà l’atteggiamento che metteremo in tutto l’arco della sfida e ciò dipende anche dall’avversario».

Il tecnico rosanero Mignani ha fatto sapere che non farà stravolgimenti tattici rispetto alle ultime partite, confermando il 3-5-2 impostato dal suo predecessore, malgrado il calo registrato nelle ultime gare e qualche mal di pancia sollevato nella piazza siciliana per l’andamento di fine stagione. «Sicuramente possiamo giocare sia aggredendo che aspettando il Palermo – prosegue D’Angelo -. Affrontiamo un avversario molto forte con un allenatore preparato, perciò sarà una partita non semplice. Da parte nostra però sappiamo di aver bisogno del risultato pieno».

Tre punti per la salvezza, contro un avversario che resterebbe in confort zone play off anche con un pari, grazie ai 5 punti di vantaggio sul Brescia, settimo in classifica. All’andata finì 2 a 2 con lo Spezia targato Massimiliano Alvini e i rosanero allenati da Eugenio Corini. «Ovviamente è una partita diversa rispetto all’andata, lo Spezia come il Palermo ha cambiato allenatore, inoltre abbiamo tanti calciatori nuovi, perciò non si può fare alcun riferimento a una partita di sei mesi fa».

Per vincere servono i gol, magari di Verde, apparso defilato al suo ingresso a partita in corso contro il Brescia. «Le valutazioni della partita scorsa erano basate su un discorso tattico, Daniele veniva da tantissime partite consecutive. Uno come lui è sempre meglio quando gioca perché è forte, ma deve essere al 100%».

Un’opzione potrebbe essere il tridente con Falcinelli e Di Serio: «Farò giocare quelli che penso che stiano meglio per questa partita, chi ha recuperato giocherà altrimenti entrerà nel secondo tempo».

Il tecnico aquilotto glissa sulla sterilità offensiva del suo Spezia, peggior attacco della serie B. «La squadra crea tante occasioni perciò non è un discorso di modulo e nemmeno di calciatori. Dobbiamo fare tutti di più in fase realizzativa, non soltanto gli attaccanti, ma anche i centrocampisti e i difensori».

Nessun dubbio sul sostegno dei tifosi. «Ci sono stati vicini anche a Brescia e credo lo faranno anche al Picco».

Passando ai singoli, D’Angelo esprime alcuni concetti chiave, a partire da Kouda. «Secondo me, Rachid non è un calciatore di prospettiva, perché è già una certezza e gioca bene. Ha due, tre palle gol a partita e questo non glielo insegna nessuno. Arriverà il giorno in cui farà doppietta o tripletta nella stessa partita».

Ipotesi staffetta centrocampo, con la possibilità di far rifiatare uno tra Nagy ed Esposito per dare spazio a Bandinelli. «Sono tutte ipotesi realistiche, giocheranno quelli che stanno bene e mi danno la certezza di avere almeno un’ora nella gambe, perché non possiamo bruciarci un cambio dopo mezz’ora o quarantacinque minuti. Bandinelli può giocare mezzala, più largo o più offensivo, la duttilità è la sua arma migliore».