Il Mattino: “Lupi da andare a nascondersi. La disfatta di Foggia consegna un Avellino con chance minime di affermarsi nei playoff”

L’edizione odierna de “Il Mattino” si sofferma sulla disfatta dell’Avellino che ha perso contro il Foggia finendo il campionato al 4° posto.

È andata peggio dello scorso anno. E’ andata peggio non solo per il quarto posto che costringerà i lupi ad entrare in scena il 4 maggio contro la “peggiore” (quella classificata più in basso nelle regular) che uscirà fuori dai tre match del primo turno playoff del girone C. È andata peggio dello scorso anno a Cava dei Tirreni, dove l’Avellino di Braglia perse la seconda piazza contro una squadra già retrocessa, semplicemente perché allo Zaccheria i biancoverdi si sono schiantati al cospetto della realtà di un avversario che ha dimostrato di avere un gioco, una condizione fisica invidiabile e soprattutto l’entusiasmo che serve per affrontare gli spareggi.

Davvero il peggiore epilogo per un campionato in cui l’Avellino, sia di Piero Braglia che di Carmine Gautieri, non è mai riuscito a dare l’impressione di poter fare qualcosa di importante. Ecco perché, malgrado il ritiro anticipato preannunciato dal tecnico partenopeo per cercare la concentrazione e la migliore condizione, ci vorrà davvero un’impresa per rianimare una squadra che, all’esordio il 4 maggio in casa, non avrà nemmeno Aloi e Matera. Assenze che, per quanto visto ieri allo Zaccheria di Foggia, non saranno dii certo gravissime. È invece grave aver perso l’occasione di sfruttare il bonus del fallimento del Catania per arrivare almeno terzi. Altro segnale che purtroppo non fa cullare chissà quale ottimismo per il futuro.

Ma tant’è. Adesso, essendo entrati nella griglia degli spareggi, almeno il tentativo di giocarli va fatto, ad iniziare dal primo incontro, secco e in casa, del prossimo 4 maggio, quando l’Avellino avrà a disposizione due risultati (vittoria e pareggio) al termine del novantesimo per agguantare il primo turno nazionale (8 e 12 maggio) in cui, essendo risultati i migliori quarti dei tre gironi, in caso di superamento del primo turno i biancoverdi avranno almeno il vantaggio di essere teste di serie. Come detto, però, bisognerà superare subito un primo scoglio. Contro chi? Di certo contro una delle quattro squadre arrivate nel girone C tra il settimo posto del Foggia e il decimo del Picerno. Anzi, il primo maggio, dovessero i lucani riuscire nell’impresa di abbattere i gabbiani pugliesi sarebbero loro a venire al Partenio Lombardi d’ufficio. Diversamente, scorrendo il tabellone, la seconda indiziata che ha maggiori possibilità di essere la “peggiore” qualificata al secondo turno del girone C è il Monterosi Tuscia di Fabrizio Lucchesi che, da nona, andrà a far visita alla Virtus Francavilla (sesta).

Ipotesi abbastanza improbabili. Diversamente, dovessero essere rispettati i pronostici con il passaggio del turno di Monopoli e Francavilla, l’Avellino andrebbe ad affrontare sicuramente la vincente del match tra zonisti che si giocherà allo Zaccheria dove si affronteranno a singolar tenzone Foggia (settimo) e Turris (ottava). Eventualità da non escludere affatto e che metterebbe addirittura nuovamente contro l’allievo Carmine Gautieri contro il maestro Zdenek Zeman o l’ex secondo di Gasperini, Bruno Caneo, che è stato comunque bravo in questa fase a rianimare la sua Turris. Una prospettiva che in ogni caso non può di certo far fare dei sonni tranquilli alla comitiva irpina, apparsa in crisi di identità al cospetto di un Foggia già in forma smagliante che potrebbe ritrovarsi a venire in Irpinia anche con la convinzione di affrontare un avversario battibile.