Il Mattino: “Avellino, D’Angelo rifiuta il Cosenza. La Reggiana gli offre di più”

L’edizione odierna de “Il Mattino” si sofferma sull’Avellino e sulle trattative per la cessione di Sonny D’Angelo.

Per scoprire il finale della telenovela D’Angelo ci sarà probabilmente bisogno di interpellare le stelle. Cosa che ha ieri mattina fatto direttamente il centrocampista assistito da Lara Palmegiani. Il 26enne di Palermo, attraverso una storia Instagram con in bella evidenza il suo segno zodiacale della Bilancia, ha mandato un messaggio in codice a chi in queste ore lo sta criticando: “Il rispetto – ha scritto- è quella cosa che per te non può mai mancare, è alla base di tutto”.

Allusione talmente generica che, per quanto accaduto ieri, potrebbe tranquillamente spaziare da Cosenza a Reggio Emilia passando per Avellino. Lungo il perimetro di un triangolo che nessuno aveva considerato, infatti, si è ieri sviluppata una giornata alquanto caotica e frenetica di trattative in cui non sono mancati i colpi di scena. Il primo a restare spiazzato è stato Roberto Goretti, ds del Cosenza. L’ex calciatore del Perugia, dopo un mese di lavoro ai fianchi, ha formulato un’offerta ufficiale a Salvatore Di Somma. Una proposta concreta comprensiva di indennizzo e qualche stipendio a carico dei calabresi. Conti alla mano, tra incasso e risparmio, l’Avellino avrebbe messo in bilancio una somma in verde di circa duecentomila euro.

Alzando l’offerta agli irpini, però, Goretti non si è potuto di certo permettere di giocare al rialzo anche con D’Angelo. Da qui il tentennamento del ragazzo e del suo entourage anche perché nel frattempo è spuntata la Reggiana del ds Doriano Tosi con la classica proposta invertita: contratto da faraone al ragazzo, nel caso di svincolo a parametro zero a partire dal primo luglio o prima, e nemmeno un euro all’Avellino. Un bel grattacapo per il presidente D’Agostino che adesso rischia di ritrovarsi D’Angelo a libro paga ed in tribuna fino al termine del campionato, ma soprattutto di perderlo senza incassare un euro. Quanto basta per incrinare ancora di più i rapporti tra le parti in quella che è ormai diventata una sorta di guerra fredda dopo la velata minaccia biancoverde di fargli passare i prossimi cinque mesi in tribuna. Inevitabilmente nelle prossime ore toccherà al presidente D’Agostino convocare l’agente a Montefalcione per provare a risolvere il caso prima che il 31 gennaio suoni definitivamente il gong sulle trattative.