Iachini in sala stampa: «A Torino con personalità. Critiche ingiuste verso la squadra, a Milano abbiamo fatto una grande gara. Io a rischio? Non mi risulta»

Un Giuseppe Iachini senza peli sulla lingua e con tante cose da dire quello intervenuto nella consueta conferenza stampa della vigilia. Il mister ascolano ha parlato in vista della gara di domani contro il Torino, ma non solo; si è espresso sulle tante critiche piovute sulla squadra a seguito delle ultime due sconfitte rimediate, soffermandosi maggiormente a quella di “San Siro” contro il Milan. Di questo e di molto altro il tecnico rosanero ha parlato quest’oggi in sala stampa al “Renzo Barbera”, ecco le sue parole raccolte dalla redazione di Ilovepalermocalcio.com:

SASSUOLO: «Solo con il lavoro si può migliorare. Col Sassuolo, in alcune circostanze non siamo andati ad accorciare sugli avversari e abbiamo lasciato liberi gli avversari e questo non dobbiamo concederlo, sono meccanismi che dobbiamo migliorare e dare conoscenza ai nuovi. Vogliamo far rendere i nostri difensori come rendevano lo scorso anno, i vari Vitiello e Andelkovic. Se nel calcio si difende bene e si mantiene un possesso palla notevole, si potrà migliorare. Dobbiamo continuare sul nostro percorso di lavoro. Abbiamo 7 punti, qualche volte l’arbitro non ha fatto il suo dovere. E’ un momento in cui dobbiamo tener botta».

MILAN-PALERMO: «Dopo la prima sconfitta i ragazzi erano dispiaciuti per i giudizi poco positivi, soprattutto per come abbiamo giocato. Se poi anche il presidente avversario ti fa i complimenti, qualcosa non quadra. E’ normale che poi quando leggono certe critiche si sentono risentiti ed attaccati, soprattutto i più giovani. Dopo che fai una gara di un certo tipo a Milano, rimontando più di una volta, i giudizi negativi sono stati un po’ forzati. Ora la squadra è serena, ma un minimo di equilibrio ci sta. Qualche volta ci sono anche gli avversari che con un gesto tecnico ti risolvono la partita».

ZAMPARINI: «Io con lui mi sento tutti i giorni, con il presidente c’è sintonia di vedute e continuità di lavoro. Terminato il mercato, c’è stata qualche veduta diversa. Ma non è arrivato più nessuno, manteniamo quello che abbiamo. Aiutiamo i nuovi a riprendere la giusta condizione compatibilmente col fatto che sappiamo che in certe partite dobbiamo soffrire per poter portare a casa il risultato. Nei nostri rapporti c’è confronto corretto, leale e sincero e dopo queste partite anche positivo. E’ normale che mi dica di correggere qualcosa, però nelle prime partite è vero anche che ne abbiamo presi zero. Il calcio si sa è fatto di momenti e di periodi. Piano piano riusciremo a migliorarci e fare aggiustamenti che ci potranno aiutare».

PANCHINA A RISCHIO: «La mia sensazione è che non ci siano i presupposti, poi bisogna chiedere al presidente. Io so quali sono i miei colloqui con il presidente, riguardante la squadra individualmente o di qualche ragazzo. Non vedo campanelli d’allarma per come siamo costruiti, considerando questo non c’è bisogno di farsi del male da soli. E’ normale che gli errorini ci siano e andremo a migliorarli. Poi ogni partita è importante, ma ci sta che qualche partita si possa perdere in questa prima parte di campionato, non possiamo vincerle tutte»

ATTACCO: «Noi queste valutazione le abbiamo già fatte la volta scorsa. Ho già detto che di volta in volta studierò le possibili varianti a seconda dell’avversario. Considerando però i ragazzi che abbiamo a disposizione cercando di costruire un vestito idoneo alla squadra che ho, ma queste sono situazioni su cui lavorare di volta in volta. Nello specifico parliamo di tre partite in una settimana è chiaro che andremo anche a valutare la condizione fisica di qualche ragazzo, perché si è corso tanto soprattutto mercoledì».

SORRENTINO: «Stefano si è allenato oggi, parlerò con lo staff medico e stasera con lui. Il recupero c’è ed è una cosa positiva, adesso lo staff medico dovrà dirmi se è pronto o meno».

TORINO: «Parliamo di una squadra allenata da un grande allenatore come Ventura, è li da diversi anni e ha sempre dato un buon gioco alla squadra. Hanno preso giocatori abbastanza validi. Quindi andremo su un campo difficile con un tifo caloroso, servirà una gara di personalità facendo la partita giusta. Sarà un ulteriore verificare per vedere dove andare a migliorare».

VAZQUEZ: «Un po’ eccede a volte. Vazquez sta benissimo, è uno dei giocatori che corre di più in serie A. Fisicamente sta bene. Il concetto non è Dybala o non Dybala, ma lui sapendo di essere oggi un giocatore importante, su cui poniamo grandi aspettativa, a volte in area in buona fede per troppa generosità vuole andare a fare la giocata per risolvere la partita, crearti superiorità determinando una situazione per il bene della squadra. Per far troppo bene a volte esagera, però teniamo presente che ha fatto delle cose positive, domenica ha sfiorato il gol. Nel suo gioco ha le caratteristiche di andare a svariare e quando hai a che fare con un giocatore di questo tipo non puoi stoppare la sua fantasia, se gli dici stai fermo qui, più avanti e vicino la porta, lo blocchi e non è più libero di muoversi. Che lui debba andare a forzare la superiorità numerica è una cosa positiva e dobbiamo accettare che poi non riesca ad andare in porta, talvolta ti va a trovare una giocata giusta. In certi giocatori non puoi tarpargli le ali, devi essere di più vedute e dargli fiducia andandogli a chiedere di costruire per la squadra».»

ESPULSIONI: «Sono stato espulso per la seconda volta perché ho notato che su Franco, al secondo passaggio, l’avversario gli va addosso senza puntare né palla e né niente, quindi penso che per avere un gioco più efficace, il fallo tattico va ammonito. Oppure punire chi va ad interrompere con eccessiva foga l’azione nei confronti di certi giocatori deve essere sanzionato. Perché nel corso della partita se prendi il giallo nei primi dieci minuti poi ti freni un po’, questi episodi qua fanno gara. Mi sono lamentato di questo a Milano e contro il Sassuolo, ma questo va a difesa della mia squadra».

GILARDINO: «Non va caricato di eccessive pressioni. Dietro la maglietta c’è un nome e dentro un corpo che corre. Non ha fatto la preparazione con noi e gli va riconosciuto un po’ più di tempo. Farò il punto domani mattina, insieme a lui e allo staff, sulla sua condizione dopo una gara intera disputata tre giorni fa. Se ha recuperato appieno giocherà, altrimenti valuterò altre soluzioni. In una partita l’allenatore vuole fare più cambi tattici che fisici, perché se metto in campo uno che al 60′ cala e devo sostituirlo è chiaro che è fisico e quindi forzato. Vanno verificati un paio di aspetti su questo fronte».

DIFESA:  «Vitiello e Andelkovic? Non dico che loro danno maggior sicurezza alla squadra, ho fatto solo delle valutazioni su di loro. Struna ed El Kaoutari sono esplosivi, ci danno molte soluzioni in difesa, queste cose vanno riportate al livello di altri ragazzi, ma non vuol dire che tizio è più bravo di sempronio. Gli errori vanno corretti».

BRUGMAN: «La nostra squadra fa del possesso palla l’arma in più, è una mia convinzione. Ma Gaston è un ragazzo che è cresciuto bene, ma che viene da un infortunio importante. Ha giocato poco lo scorso anno, sempre per la lesione che ha avuto. Adesso stiamo cercando di aumentare la forza per renderlo pronto per darci una mano, anche da lui mi aspetto una crescita importante».