L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sullo studio di un team di docenti dell’Università degli Studi di Palermo.

C’è un nesso tra l’aumento dei contagi e la riapertura delle scuole. I dati, raccolti da mese di ottobre ad oggi, su un campione di 4000 scuole siciliane di ogni ordine e grado ha evidenziato che nelle aree dove le strutture didattiche sono ripartite, dieci giorni prima rispetto alle altre, c’è stato un incremento del 2% sui contagi da Coronavirus.

«Questo studio nasce da una considerazione – spiega Michele Battisti docente di economia alla facoltà di giurisprudenza a Palermo -.
Ci siamo chiesti quale potesse essere l’impatto della riapertura delle scuole sui contagi, tenendo conto che i bambini possono essere asintomatici e le scuole hanno avuto ripartenze diverse. Questo +2 per cento nei territori dove le scuole hanno ripreso la didattica in presenza prima di altri, può sembrare un numero esiguo ma se ogni dieci giorni dovesse esserci un 2 per cento in più, il dato non sarebbe poi così tanto indifferente. È chiaro, noi non siamo contro la chiusura delle scuole. Per i bambini e i ragazzi è un diritto fondamentale andare a scuola. Noi ci siamo limitati ad osservare la realtà e quello che accade intorno a noi. Poi saranno gli organi di governo a decidere il da farsi, anche sulla base di questi dati».