Gds: “Peretti carica: «Sogno di andare in A col Palermo»”

L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” riporta le dichiarazioni di Manuel Peretti, difensore del Palermo. Con lei in campo il Palermo non subisce gol e Pergolizzi l’ha premiata, adesso sente più fiducia? «Penso di aver fatto sempre bene. Tutti i compagni m hanno sempre fatto i complimenti e se anche il tecnico ritiene che gli dia sicurezza, allora riuscirò a giocarne altre. La fiducia nei mie mezzi non è mai mancata, l’importante è lavorare sempre. Credo di avere le giuste qualità, altrimenti non sarei in questo gruppo». Co s’è cambiato rispetto alle panchine di inizio stagione? «Penso di essere in una fase in cui sto trovando continuità. Poi gioco al fianco di gente d’esperienza, come Lancini, Crivello e Accardi. Tutti loro mi stanno spingendo allo stesso modo, gli over del gruppo sono molto affezionati a noi under e ci stanno dando una grossa mano. Ho sofferto molto nelle prime giornate, lo ammetto, ma questo mi ha aiutato a crescere, perché tutto passa dagli allenamenti e io ho sempre dato il massimo per cercare di conquistarmi un posto». Meglio da centrale a quattro o a tre? «Centrale a quattro, è il ruolo che conosco di più, anche se faccio il difensore solo da due anni. Ho iniziato da centrocampista, poi ai Giovanissimi nazionali ho giocato da prima punta e ho segnato una quindicina di gol. Arrivato in Primavera, l’allenatore mi ha detto sin dal primo giorno di ritiro che mi vedeva da centrale e così è stato. Giocare a tre però credo possa arricchire il mio bagaglio tecnico». A Ragusa avete preso tre punti pesanti, il Palermo è tornato quello di tre mesi fa? «Non ho mai avuto dubbi sulla squadra. Parlano i numeri: sedici vittorie, tre pareggi e due sconfitte, direi che qualcosa valiamo. Abbiamo passato un momento difficile, ma l’importante è stato rimanere uniti per ricominciare a vincere. Come contro il Marina di Ragusa, in una partita fondamentale per tenere a distanza chi ci insegue. Poi vincere aiuta a vincere». Ora vi aspetta l’Fc Messina… «Una squadra ben organizzata. Sono anche in forma, ma grazie a questi tre punti l’affrontiamo con un’altra testa». Le polemiche col Savoia che effetto vi fanno nello spogliatoio? «Del Savoia parlo poco, non mi interessa delle altre squadre. Guardo alla mia e cerchiamo di dare il massimo, perché passa tutto da noi. Sono certo che la nostra sia la squadra di maggior talento». In settimana lei, come altri suoi compagni, avete dedicato messaggi sui social a Bryant: quanto l’ha colpita la sua morte? « L’ho vissuta male. Sono un appassionato di Nba e tifo per i Celtics, ma Bryant era un icona ed era il mio giocatore preferito in assoluto. Vorrei anche farmi un tatuaggio dedicato a lui. È stato un esempio per tutti nel mondo dello sport, diverse volte ho pubblicato post sui social che riguardavano lui esento molto questa perdita». Dopo sei mesi a Palermo, l’ambientamento procede bene? «Sì, spero anzi di restare. La città è bellissima, poi abitando a Mondello sto vicino a tutti i compagni. Tutti gli under stiamo in zona, siamo sempre insieme e facciamo gruppo. In fin dei conti, loro sono i veri amici qui a Palermo. E poi si mangia benissimo». Però Palermo ha ancora fresca nei propri ricordi la Serie A. Le piacerebbe raggiungerla con i rosa? «Sogno di giocare in Serie A e sarebbe bello farlo col Palermo, perché mi sta dando questa grande occasione. È un orgoglio poi essere in una società che ha vissuto annate molto importanti, che sicuramente non merita la Serie D. Altrimenti vorrei riuscirci col Verona, la squadra della mia città».