Gds: “Palermo: aperture domenicali, torna il braccio di ferro. Si cerca la mediazione”

Il confronto riprenderà mercoledì prossimo, lo stesso giorno di inizio
dei saldi in Sicilia in anticipo rispetto a quanto accade a livello nazionale. Sul tavolo c’è la spinosa questione delle aperture domenicali delle attività commerciali. Stando a quanto riferito dall’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia”, nelle ultime fasi della serrata, dopo le parziali riaperture, i negozi erano chiusi alla domenica
per legge. Ora le organizzazioni dei lavoratori chiedono che quella diventasse la regola. La posizione del governo regionale, espressa tramite l’assessore Turano anche nei giorni scorsi è quella di tenere tutto aperto, almeno per la stagione estiva. Un concetto che ribadito anche da un flash mob organizzato dai sindacati la scorsa settimana le cui motivazioni adesso vengono rilanciate sui social network dei sindacati. «Anche a seguito delle precedenti interlocuzioni è emersa sempre più la necessità di definire un confronto tra le parti ai fini di una eventuale regolamentazione per le aperture domenicali e festive», si legge nella convocazione della Regione. I sindacati di FilcamsCgil, FisascatCisl e Uiltucs della Sicilia rispondono attraverso una campagna social dove informano i loro iscritti sulle posizioni che saranno assunte all’incontro
della prossima settimana. «Rimarchiamo la posizione assolutamente
unitaria, di #FilcamsCgil, #FisascatCisl e #Uiltucs della Sicilia, di ferma
contrarietà alla totale liberalizzazione delle aperture domenicali e
festive. Abbiamo dato disponibilità per un accordo di mediazione che
prevede, fermo il monitoraggio delle attuali condizioni epidemiologiche, al massimo l’apertura di una sola domenica al mese nel periodo
estivo, estendibile a due nel periodo dei saldi estivi, con chiusura per
tutte le realtà commerciali nei festivi. La nostra proposta – continuano i
sindacati – prevede anche di affrontare, entro l’estate, la regolamentazione del lavoro domenicale nel commercio per il periodo successivo (da settembre in poi), ferma la chiusura nei festivi». Anche Michele Sorbera, direttore regionale Confesercenti Sicilia, parla della necessità di una regolamentazione: «Non siamo per le aperture
indiscriminate pensiamo che le aperture domenicali vadano regolamentate. Qualche anno fa abbiamo raccolto le firme per un disegno di legge ad iniziativa popolare insieme alla Cei che andava proprio in questo senso: chiusura nei giorni di festività religiosa e civile e riduzione del numero di aperture domenicali durante l’anno. Non chiediamo di stare chiusi sempre, ma di restare aperti solo quando e dove necessario, come ad esempio nelle località turistiche. È
fondamentale passare dalla deregulation totale ad un minimo di regolamentazione, ragionevole e assolutamente compatibile. Siamo disponibili al confronto per trovare una soluzione che possa accontentare tutti e andremo all’incontro aperti al confronto».
«Sulle aperture domenicali e festive non c’è nessuna liberalizzazione selvaggia ma il doveroso tentativo di cercare di evitare danni ancora peggiori al settore del commercio», ha riferito l’assessore regionale alle Attività produttive Mimmo Turano. Turano si ripromette comunque «di aprire un confronto con il governo nazionale per rivedere la normativa sulle aperture domenicali, un tema su cui già in passato mi sono espresso tutelando in tutti i modi e le sedi il riposo settimanale».