Gazzetta dello Sport: “Luci ed ombre sul Palermo nel 2015. Salvezza in A e addio Iachini”

“Era iniziato con la più imponente goleada dell’ultimo decennio, il 5-0 sul Cagliari di Zola, si è concluso con l’ennesimo k.o. di una stagione disgraziata, lo 0-2 con la Sampdoria. Il 2015 a tinte rosanero è finito. Meno male… Già, perché gli ultimi 12 mesi hanno riservato al Palermo e ai suoi tifosi molte più amarezze che gioie. Dal sogno Europa League di metà febbraio dopo il 3-1 sul Napoli ai due mesi senza successi, dall’esplosione di Dybala alla certezza del suo addio a fine stagione. A suon di milioni – certo – ma senza un valido sostituto. Una salvezza senza troppa gioia. E poi le difficoltà del campionato in corso culminate nell’esonero di Iachini, nell’«espulsione» di Rigoni e compagni e nell’eliminazione choc dalla Coppa Italia con l’Alessandria (Lega Pro). LA CRISI La riprova arriva dai numeri, con 45 punti conquistati in campionato, il 2015 è il secondo peggior anno solare dell’era Zamparini (come nel 2008): 27 punti nella seconda parte del torneo 2014-15, 18 nell’attuale, peggio solo nel 2012 con 39 punti. Impietoso il confronto con quota 66, raggiunta nell’anno magico 2010. EUROPA? NO, SALVEZZA Eppure quella manita del 6 gennaio aveva illuso un po’ tutti. Dybala ne fa due, segnano anche capitan Barreto, Morganella e persino Munoz. La fase positiva prosegue per un mese e porta gli uomini di Iachini a ridosso delle prime, in lotta per un posto in Europa. Poi il crollo, coinciso guarda caso con le prime notizie sull’addio a giugno della Joya che infatti non va più a segno se non su rigore (al Milan). Due mesi senza vittorie, si «attapira» pure Vazquez. Un piccolo sprint regala una serena salvezza. Troppo poco per i tifosi che si allontanano. Senza scordare gli addii «polemici» di due totem come Barreto e Munoz. ADDIO JOYA La botta estiva riporta ai tempi delle cessioni show di Cavani e Pastore: Dybala va alla Juve per 40 milioni: i tifosi bianconeri temono un Amauri bis, quelli rosanero piangono lacrime amare, anche perché il friulano a fine mercato cede anche il bomber del futuro, Belotti, prendendo un vecchio nemico (ormai un leader però…), Gilardino. È l’unico grande acquisto di un mercato al risparmio e con tanti «no» incassati da campioni, talenti e mezzi giocatori: i conti non tornano e in campionato, dopo l’illusorio due su due in avvio, segue una lunga striscia nera che porta all’addio di un tecnico amato, Iachini. NUOVA ERA Nel mezzo le liti con Zamparini, un ritiro punitivo e rari sprazzi di gioia fino alla nuova scommessa Ballardini che però parte con tre k.o. in cinque gare e il clamoroso tonfo di Coppa con l’Alessandria: via per scelta tecnica Maresca, Rigoni e Daprelà. Fuori anche El Kaoutari, ultrà contro tutti (all’attacco di Zamparini e in contrasto tra loro). Si chiude a +4 sulla zona B, capitan Sorrentino che prova a far remare tutti dalla stessa parte per evitare che la barca si capovolga come nel terribile 2012-13 e con la speranza che il mercato di gennaio porti nomi in grado di contribuire a risalire la china. 45 ● I punti nel 2015: 27 tra gennaio e maggio, 18 nella prima parte della stagione in corso. Con Zamparini peggio solo nel 2012 con 39 punti”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.