Gazzetta dello Sport: “L’addio di Maresca: «Grazie Palermo, qui è stato bello. Non ho rancore, solo bei ricordi». Ma non menziona mai Ballardini e Zamparini”

Anche la “Gazzetta dello Sport” riporta oggi le parole d’addio al Palermo del centrocampista Enzo Maresca. Di seguito quanto si legge nelle pagine del quotidiano: “L’addio era già stato sancito dal presidente Zamparini, nonostante una salvezza decisa nelle ultime 4 giornate grazie al suo apporto prezioso, insieme a tutta la vecchia guardia, con tanto di gol nell’ultima gara col Verona. Quella rete è stata come il finale di un film, la chiusura del cerchio contro chi lo aveva osteggiato e ritenuto un bollito. Enzo Maresca saluta, lo fa attraverso Twitter. Se ne va anche lui dopo Sorrentino, a niente è valsa la mediazione di Gianni di Marzio con Zamparini per il suo rinnovo. Il Palermo deve la miracolosa permanenza in A soprattutto a lui che dopo essere stato messo fuori rosa due volte ha dato tutto nel momento in cui è stato richiamato tra i titolari. TEMPO GALANTUOMO Nonostante la stagione assurda, il centrocampista va oltre la situazione personale. In effetti, contestare i fatti sarebbe come negare l’evidenza. «Dopo 36 anni ho la sensazione ­ dice Maresca ­ che il rancore non porti da nessuna parte, di conseguenza non voglio stare qui a menzionare tutto quello che è stato, non ne vale la pena, in più perché credo che il tempo, come spesso accade, chiarisce qualsiasi dubbio. Meglio portarsi dietro l’affetto dei palermitani, palermitani che mi sono stati vicino dal primo fino all’ultimo giorno, un grazie di cuore a tutti i tifosi». ASSENTI Due anni mezzo in rosanero che Maresca si porterà dentro, fatti di una promozione in A e due salvezze. Manda messaggi al miele nei confronti di chi ha condiviso questa lunga avventura con lui. Non sono tutti, e tra quelli non menzionati spiccano il presidente Zamparini e Davide Ballardini. A dimostrare che la frattura avvenuta quando venne accusato di giocare contro il tecnico e a favore di Iachini è una ferita rimasta aperta e lenita solo dall’orgoglio del professionista. «Ringrazio personalmente lo staff di Iachini, lo staff di Schelotto, Franco Marchionne, Giorgio Perinetti, Andrea Cardinaletti, Dario Baccin, Giovanni Bosi, Federico Genovesi, Stefano Gari, i magazzinieri, e tutti coloro che lavorano dietro le quinte – prosegue nel suo tweet ­. Menzione a parte per i miei compagni di squadra, che mi hanno accompagnato in questi 2 anni e mezzo, mi porterò nel cuore una serie di compagni speciali (Vitiello, Gilardino, Sorrentino, Rispoli, Goldaniga, Cristante, Terzi, Pisano, Rigoni, Della Rocca, Bolzoni, Belotti, Dybala, Vazquez, Brugman, Gonzalez, Barreto, Sinisa Andelkovic, ecc.). Io e la mia famiglia ce ne andiamo innamorati di questa terra, ci portiamo via un pezzo di questa città, visto che nostra figlia Sara è nata a Palermo. Grazie di cuore, ci siamo sentiti a casa. Grazie Palermo».”