Foggia all’attacco dopo la penalizzazione di 4 punti. Canonico: «Fiducia nell’appello»

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Foggia e sulla reazione di Canonico dopo la penalizzazione in classifica di 4 punti

Il Foggia ricorrerà in appello e spera in una riduzione della sanzione. Un’ora per spiegare cos’è successo e come si è arrivati alla sentenza choc del Tribunale Federale Nazionale, che giovedì pomeriggio ha penalizzato di 4 punti il club rossonero.

A presiedere la conferenza il patron Nicola Canonico, inibito per sei mesi: «Non potevo non metterci la faccia in questo momento – esordisce il massimo dirigente -. Ci contestano due aspetti: il primo è il deposito dell’atto di vendita delle quote e di aver allegato i carichi pendenti con autocertificazione e non con certificati. Dal 22 giugno avevo solo sei giorni per iscrivere la squadra. Si è creato questo caos per un primo grado, ma siamo fiduciosi per quello che sarà l’appello. È un fatto che sarà risolto». L’imprenditore barese è entrato nel club a fine giugno a pochissimi giorni dalla scadenza per iscrivere la squadra, acquisendo parte delle quote di Maria Assunta Pintus e garantendo la fideiussione per far partecipare il Foggia al campionato di Serie C. «Chi pensa che io molli alla prima contestazione non mi conosce – prosegue il presidente -. Quello che mi fa più arrabbiare è che la Figc sa chi sono, visto che faccio calcio da tanto tempo. C’è un chiaro danno di immagine, così si destabilizza un progetto».