Escl. Miccichè (intervista integrale): «Palermo ai cinesi? Non è detto. Zamparini sta trattando con…»

Dopo la sconfitta interna contro il Milan, il Palermo domani tornerà a lavoro in vista del prossimo impegno contro il Bologna. La squadra rosanero non sta attraversando un buon momento dal punto di vista dei risultati, ma adesso occorre invertire la tendenza. De Zerbi cercherà di approfittare della sosta per riuscire a lavorare con tranquillità e cercare di fare gruppo. Per parlare dell’attuale situazione in casa rosanero, la redazione di Ilovepalermocalcio ha contattato Guglielmo Miccichè, storico dirigente del Palermo. Ecco le sue parole rilasciate in esclusivo ai nostri microfoni:

Il Palermo non sta attraversando un buon momento dal punto di vista dei risultati. Cosa è mancato?

«Guardando l’ultima partita, sicuramente un po’ di fortuna. Avremmo meritato quantomeno di pareggiare contro il Milan. Abbiamo perso per due infortuni: prima un errore del nostro portiere, poi un colpo di fortuna della squadra rossonera. La squadra ha giocato bene e proprio in virtù di questa prestazione restiamo fiduciosi».

Si è parlato di un possibile ritiro in vista del prossimo impegno con il Bologna…

«Si sta valutando. E’ una possibilità che vaglieremo nei prossimi giorni, dobbiamo valutare i pro e i contro. La città mi sembra schierata con la squadra, non percepisco alcun tipo di nervosismo, com’è giusto che sia. La squadra in campo dà tutto».

Zamparini ha scelto di confermare De Zerbi, una decisione in controtendenza rispetto alle passate stagioni, quando il presidente esonerava con più facilità. L’ex Foggia è entrato nel cuore di Zamparini?

«Certamente, se lo merita. E’ un grande lavoratore ed ha preso a cuore la causa del Palermo. Sta subendo dei momenti negativi, ma la squadra è completamente con il mister e lo ha dimostrato in diverse occasioni. Mi sembra giusto continuare con lui. De Zerbi è convinto di riuscire ad uscire da questa impasse e noi gli abbiamo dato completa fiducia. Spero che riesca ad inanellare diversi risultati positivi perché se lo merita lui e anche la squadra».

Per quanto riguarda la trattativa con i cinesi, Zamparini ha detto che sono un po’ frenati per via della brutta classifica…

«La trattativa sta proseguendo sia con i cinesi che con altri gruppi. L’importante è che loro portino avanti le trattative in modo rapido. Noi siamo qui, abbiamo più volte dimostrato e dichiarato che la società e in vendita. Adesso spetta a loro trovare una soluzione».

L’arrivo degli investitori cinesi cosa potrebbe a questo Palermo?

«Chi acquisterà il Palermo avrà degli obiettivi importanti e non credo che si limiti soltanto alla squadra. Poi io non conosco personalmente questi cinesi, non li conosciamo. So che si tratta di fondi statali, ma non so bene di chi si tratta. Presumo che chi compri il Palermo lo faccia con l’obiettivo di raggiungere grandi risulti, me lo auguro per la città e per i tifosi».

Diversi giocatori, ad esempio Henrique, sembrano iniziare ad adattarsi al calcio italiano. Quanto tempo serve ancora ai nuovi innesti per rendere al meglio? 

«Io spero poco. Henrique ha fatto una partita importante, poi abbiamo altri giovani importanti. Balogh ad esempio è stato infortunato, Sallai ha avuto anche lui alcuni problemi, Lo Faso ha iniziato adesso a giocare. Noi puntiamo molto su di loro. Dobbiamo considerare che ancora deve rientrare Gonzalez, stiamo recupendo degli infortunati. Altri stanno entrando in condizione, vedi Bruno Henrique. Dobbiamo essere ottimisti, i presupposti sono buoni».

Adattamento che ha già avuto Nestorovski. Vi aspettavate questo impatto?

«Lui ha fatto nella sua vita solamente gol. In tutti i campionati, soprattutto in Croazia. E’ un buon giocatore. Che potesse dare un contributo noi eravamo certi, la città era un po’ diffidente nei suoi confronti, ma noi abbiamo sempre creduto in lui. D’altronde ha sempre giocato ed adesso ha messo in mostra le sue qualità. Ma non c’è solo lui, abbiamo anche altri giocatori di talento, secondo me questa squadra verrà fuori da questa situazione da sola. I giocatori ci sono e sono anche buoni».