Escl. Ferrero: «Palermo e Samp due giganti. Beffato da Mirri e Orlando»

«Domani si incontreranno due giganti, per i quali il mio cuore è diviso a metà. Il legame con Palermo è precedente a quello con la Sampdoria, anche per i grandi successi cinematografici che mi legano alla città. Li fui tradito e beffato da Mirri, quando partecipai alla corsa per l’acquisizione del titolo. A Genova invece sono stati un po’ tutti irriconoscenti. Il mio pronostico per il match di domani è un 2-2 finale, poi chiaramente vinca il migliore». Queste le parole di microfoni di ilovepalermocalcio.com dell’ex Presidente della Sampdoria Massimo Ferrero, in vista della partita di domani del Renzo Barbera.

Escl. Lombardo: «Palermo non è il Manchester. Mignani e la Samp…»

Dalle sue parole di evince che non ha smaltito la delusione per non aver vinto il bando in occasione della rinascita del Palermo.

«È una ferita aperta, soprattutto per le motivazioni errate che mi vennero date. È stata un cattiveria del Sindaco Orlando. Secondo me un po’ tutti hanno capito poco oppure hanno preferito un palermitano già conosciuto dal Comune. Dire infatti che un proprietario di una squadra di Serie A non possa acquistarne una che sarebbe ripartita dai dilettanti è stata una grande menzogna. Mi sarei aspettato qualsiasi motivazione, ma certamente non questa».

Tornando al calcio giocato. Chi ha più possibilità di ottenere le promozione tra Palermo e Sampdoria?

«Sono onesto nel dire che seguo di più la Sampdoria, avendo impegnato undici anni della mia vita per la sua causa, e a mio avviso i doriani hanno tutte le carte in regola per centrare la promozione. Certamente la partita di domani al Renzo Barbera rappresenterà uno spareggio, anche in vista dei play-off. Chi vincerà domani potrà a mio avviso spiccare il volo».

Si aspettava questa capacità di ripresa da parte del tecnico doriano Pirlo?

«Mi aspettavo che riprendesse in mano le redini della squadra. Pirlo è un diesel. A mio avviso ha poi giovato alla Samp l’addio di Lanna, figura poco positiva. Senza ottimismo non c’è gara e senza gara non c’è vittoria».

Che idea si è fatto invece dell’esonero di Corini?

«Non voglio entrare troppo nel giudizio non avendo vissuto in prima persona la vicenda. A mio avviso però la decisione può essere tardiva. Un cambio di guida tecnica se deve essere adottato deve avvenire prima e non solo a sette giornate dalla fine del campionato».

Sappiamo del suo interesse per la Reggina. La rivedremo nel mondo del calcio?

«Devo ancora smaltire la delusione per quanto avvenuto alla Sampdoria. Ho fatto tanto per quel club, ma il nostro purtroppo è un paese di invidiosi. Spesso infatti ho pagato la mia schiettezza. Sicuramente se dovessi tornare nel calcio farei tesoro, qualora li avessi commessi, degli errori del passato. Purtroppo per passione e per amore sono molto legato al calcio e ho grande fame. Vedremo, se sono rose fioriranno».