Entella, Merkaj: «Palermo, ti abbiamo messo paura. Rigore? Con il Var forse non l’avrebbero dato. Catanzaro o Padova in B»

L’edizione odierna de “Il Secolo XIX” ha riportato una lunga intervista al calciatore della Virtus Entella, Silvio Merkaj.

Ecco qualche estratto:

«Se mi aspettavo una stagione così? Devo essere onesto, non mi aspettavo così tanto. Pensavo di arrivare a una quota tra i 5 e i 7 gol, mai mi sarei immaginato di chiudere a queste cifre. Merito della squadra, dello staff tecnico e della mia voglia di migliorare. Delusioni e facciate nella mia prima parte di carriera? Sì, ma io ci ho sempre creduto, non ho mai mollato. Ho sempre pensato che prima o poi avrei fatto il salto di qualità. Potevo arrivare anche prima, ma se mi guardo indietro devo dire che quasi quasi è stato meglio così. La svolta? La scorsa stagione al Vastogirardi in serie D. Sapevo di giocarmi una carta importante e di non poter fallire. Ho avuto la fortuna di trovare un allenatore come Prosperi e un ambiente sereno che mi hanno valorizzato e mi hanno permesso di fare il salto di qualità. Se penso alla serie A? Oggi come oggi il mio unico pensiero è migliorarmi e eliminare lacune e difetti. Non voglio avere rimpianti e se ci arriverò partendo dal basso sarà ancora più bello. Nella vita bisogna crederci sempre».

Nel frattempo ha spaventato gli oltre trentamila del Barbera a Palermo. «Se penso che in un anno sono passato dalla serie D a uno stadio da serie A stracolmo mi vengono i brividi. Un po’ di paura gliela abbiamo messa, ma non posso essere contento. A me interessava la qualificazione. Se il rigore c’era? Io mi sono concentrato sul pallone e sulle mosse di Massolo, sono andato dentro a tutta, era davvero un’occasione troppo ghiotta. Se ci fosse stato il Var magari non ce l’avrebbero fischiato. Cucchiaio? Per qualche secondo ci ho pensato, ma non potevo rischiare. Era troppo importante segnare e riaccendere il fuoco della partita. Rammaricato? Assolutamente sì. Non c’è controprova, ma credo che eliminando il Palermo ci saremmo giocati qualcosa di veramente importante sino alla fine. In B chi ci va? Mi gioco una tra il Padova e il Catanzaro. Chi uscirà vincente da quella semifinale per me alla fine salirà di categoria. Noi ritenteremo. Mi associo alle parole del presidente Gozzi e di mister Volpe quando dicono che sono state poste le basi per pensare a qualcosa di ancora più ambizioso il prossimo anno. Siamo una squadra forte, ma migliorabile».