È un Trajkovski stratosferico Iachini: «Che avesse delle qualità era chiaro. Adesso…»

A nessuno è passato inosservato l’inizio di stagione di Trajkovski. Il macedone sta trascinando la squadra nelle zone nobili della classifica. Per il macedone è forse arrivata la maturazione tanto chiesta da Tedino nella scorsa stagione e il numero 10 forse lo sta aiutando in questo. Di seguito quanto scrive l’edizione odierna de la “Gazzetta dello Sport” e le dichiarazioni di Iachini:

“Se la crisalide è diventata farfalla è ancora presto per dirlo. L’inizio di stagione Trajkovski, però, è davvero super: 2 gol e 3 assist tra campionato e Coppa, un gol e 2 assist con la Macedonia. Nell’ultimo mese tra Palermo e nazionale ha segnato tre reti e sfornato cinque rifornimenti vincenti. A Foggia con un gol e un’assistenza vincente ha certificato la vittoria in rimonta. Se continuasse così, il macedone diventerebbe devastante. Intanto è diventato imprescindibile per Tedino che gli ha consegnato la zona fantasia con la speranza che diventi uno dei trascinatori del Palermo. La continuità di rendimento farà la differenza rispetto al recente passato quando a grandi giocate ha alternato zone d’ombra, in considerazione di un bagaglio tecnico di qualità.

STIMOLATO Chi l’ha allenato lo sa bene e aveva anche visto in lui un talento che faticava a sbocciare.«Adesso si deve confermare – dice Beppe Iachini che lo ha avuto a Palermo nella sua prima stagione in Italia –. Che avesse qualità era chiaro, gli è mancata sempre la continuità, inizialmente perché aveva bisogno di ambientarsi alla Serie A, cosa per un giocatore dell’Est non è mai semplice, e poi perché andava spesso stimolato. Adesso sono passati tre anni, ci ha messo un po’ di tempo, ma penso che abbia capito il calcio italiano e soprattutto la B. Credo sia consapevole che deve fare il definitivo alto di qualità perché ha grandi mezzi, ma deve esserne convinto e deve mettere la sua classe al servizio della squadra». Tedino gli ha voluto dare massima fiducia quest’anno dopo averlo lasciato spesso in panchina la scorsa stagione, piazzandolo sulla trequarti. Forse anche il ruolo fa la differenza. «Sono dinamiche che aiutano a crescere – dice Iachini –, anch’io quell’anno gli ho dato qualche scossone, probabilmente i confronti con Tedino lo hanno migliorato, così come le scelte tattiche. Per me è un giocatore che può fare tutti i ruoli dell’attacco. Io le prime giornate della seconda stagione in Serie A, quando non avevamo Gilardino ancora a pieno regime, lo schierai anche da prima punta con Quaison. Se lui vuole può essere pericoloso in qualsiasi zona, quindi anche come trequartista.Ora deve pensare di essere determinante, perché ha mezzi importanti soprattutto per la B»”.