Crisanti attacca il Cts: “Per loro l’epidemia era finita in estate. Ci hanno tolto gli strumenti per controllare i contagi”

“La verità è che non lo sa nessuno. Tutto dipende dai comportamenti degli italiani. Forse sulle palestre, si poteva essere più duri fin da subito, ma mi pare una questione marginale. Forse il governo dovrebbe iniziare a consultare non dico me, ma qualcuno che avesse capito che l’epidemia non finiva l’estate scorsa.

Ci vorrebbe un piano nazionale di sorveglianza e di prevenzione per stabilizzare la situazione e non vivere in altalena i prossimi otto mesi, è la burocrazia del Cts ad averci privato degli strumenti adatti a controllare i contagi. Se non avessimo preso queste misure saremmo arrivati alla situazione francese, ora ne immagino una simile a quella inglese.

Se le nuove misure funzioneranno riusciremo a tenerli aperti anche se con distanze, mascherine, posti limitati e zero assembramenti. Per alcune categorie per calmare i contagi oppure chiusure di locali, scuole e movimenti tra regioni”. Queste le parole del virologo, Andrea Crisanti, rilasciate ai microfoni di “La Stampa” in merito l’emergenza Coronavirus.