Corriere dello Sport: “Palermo, tutte le tappe verso il closing. Il 30 aprile ci sarà il fatidico passaggio di proprietà da Zamparini a Baccaglini: ecco cosa cambierà”

“Proviamo ad anticipare cosa avverrà davvero il prossimo 30 aprile, fatidica data dell’annunciato passaggio di proprietà del Palermo da Zamparini a Baccaglini. Ricordando che è comunque difficile districarsi nei meandri di una trattativa che presenta ancora lati se non oscuri, indefiniti. E che è particolarmente complicata dal non essere centrata unicamente sulla cessione di un club calcistico ma di far parte di un’operazione più ampia, classificata come «ristrutturazione del gruppo imprenditoriale Zamparini». Dalla sicurezza con cui si muove Baccaglini e dalle sue parole, una cosa pare chiara: la data non subirà slittamenti come in un primo tempo temuto. Un contratto fra le parti infatti è stato già firmato e impegna al rispetto delle tempistiche indicate nel comunicato del 6 marzo. I punti salienti dell’accordo sono probabilmente già contenuti in quei documenti. Il primo passo sarà com’è noto la creazione di una società “di scopo” che sarà di fatto quella che si intesterà l’acquisto delle azioni del Palermo. Si chiamano svp (special purpose vehicle) e sono strumenti finanziari utili ad effettuare cartolarizzazioni, ovvero cessioni di attività, ma anche di debiti e passività. La “scatola” creata per gestire il Palermo (sulla scorta di quanto avvenuto anni fa con la Roma) non sarà dunque la Integritas Capital, il fondo di cui Baccaglini ad oggi è rappresentante, ma un altro soggetto da indicare entro il 19 aprile. Non vi aspettate che a questo punto siano resi noti i nomi degli investitori che dovrebbero ricapitalizzare il Palermo. Da quanto filtra, il socio che apparirà, proprietario al 100% delle quote, sarà sempre Paul Baccaglini. Ed eccoci al nodo cruciale: 30 aprile (peraltro una domenica, che precede un altro giorno festivo, il 1° maggio), data in cui dovrà avvenire il “trasferimento delle quote”. Nel comunicato ufficiale non si fa riferimento all’acquisto inteso come esborso di denaro. Il che fa pensare che tale trasferimento verrà intanto ufficializzato, sollevando a quel punto Zamparini da qualsiasi responsabilità economica e gestionale del club. Ma sulla cifra che verrà effettivamente pagata restano forti dubbi, confermati dal fatto che né il venditore né l’acquirente l’hanno mai voluta chiarire. In poche parole, il Palermo potrebbe intanto cambiare proprietà a costo zero o quasi, nell’ambito di un investimento più ampio che il fondo gestito da Baccaglini assicura a vantaggio di altri asset del gruppo del patron, intervenendo con denaro fresco in settori come l’agricoltura biologica o costruzioni residenziali. Resta il nodo dei debiti che la nuova proprietà dovrebbe comunque accollarsi e che, ultimo bilancio alla mano, appaiono pesanti, con di mezzo anche la delicata questione della cessione del marchio, che ha permesso al Palermo di chiudere in pareggio ma senza la necessaria immissione di liquidità. Baccaglini e i suoi misteriosi soci in poche parole dovranno realmente cominciare a metter mano al portafoglio non prima dell’estate quando dovranno ripianificare la struttura sportiva con acquisti e contratti importanti. E anche l’eventuale paracadute (25 mln per chi retrocede) non basterà. Ecco perché Paul è impegnatissimo dal primo giorno in una campagna mediatica che di fatto è una brillante operazione di marketing: i soldi, se già non ci sono, andranno trovati mostrando agli investitori la forza di Palermo in ottica futura, le potenzialità della città ancor prima che di una squadra che tecnicamente ha pochissimo da offrire. Ma la parte sportiva è ovviamente quella cui più tengono i tifosi avviliti dalle ultime annate disastrose. Se Baccaglini sa di avere le spalle coperte, dovrebbe programmare sin da ora una ricostruzione totale dell’assetto tecnico rosanero”. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.