Corriere dello Sport: “Noi imbattuti e…criticati”

“Giratela come volete, il Palermo è in testa alla classifica. Brutto, sporco e cattivo, a forza di pareggi, costretto ad equilibrismi dovuti alla sua composizione multietnica, snobbato dalla maggior parte dei suoi stessi tifosi che coinvolgono nella disaffezione a Zamparini, rapporto ormai irrecuperabile, anche la squadra che pure sta facendo in pieno il suo dovere. La vetta mancava da 4 anni, eccettuate ovviamente le prime giornate di campionato (nel 2015/16 in A con Iachini i rosa erano a punteggio pieno dopo 2 gare). La graduatoria è cortissima come mai, il primato è in coabitazione e sarà messo in discussione già sabato con lo scontro diretto di Frosinone. Ma se una squadra che agisce in condizioni obiettivamente difficili riesce a tenere la barra dritta qualcosa vorrà pur dire. IMBATTIBILITA’. L’imbattibilità è salita ad 8 gare, 10 con la Coppa Italia (eliminazione col Cagliari solo ai rigori). Insomma Tedino da quando guida il Palermo non ha mai perso. Ed è da discutere anche che abbia una corazzata come si pensa, visto che ha dovuto sempre cambiare formazione e che, per esempio, domenica schierava tre ragazzi polacchi debuttanti in Italia, attaccanti con poca esperienza, potendo pescare dalla panca solo 3 elementi alla prima presenza in assoluto al Barbera (Rolando, Fiordilino e Monachello). Eppure il Palermo ha un’identità e una determinazione adatta alla serie B, e l’ha ribadito in emergenza contro un Parma pieno di uomini di categoria. Vince poco, questo è certo, e su tale aspetto si lavorerà, soprattutto ora che l’organico tornerà quasi al completo. «Noi giochiamo sempre per vincere, non facciamo la gara ad essere imbattuti – argomenta Tedino – ma di certo non ci stiamo a perdere. Col Parma eravamo in difficoltà di organico, per questo mi ha pienamente soddisfatto una partita ricca di organizzazione e spirito di sacrificio. Primi in classifica? Per ora guardiamo più alle prestazioni che ai punti, forse dopo le prime 10 giornate avremo idee più chiare».
POLEMICHE E ALTRO. Scintille in campo ed anche dopo. D’Aversa ha sostenuto che la sua squadra meritava di vincere e polemizzato sul gol non concesso al 93′ per motivi in effetti poco chiari. Tedino, che col collega non ha grandissimi rapporti dopo la finale play off persa a giugno dal suo Pordenone, lo ha liquidato così: «D’Aversa ha visto un’altra partita. Il gol annullato? Mi hanno insegnato ad accettare sempre il verdetto del campo, non voglio fare polemica col loro allenatore. Ma in caso ho una memoria di elefante». Riferimento a come il Parma passò il turno nella semifinale per andare in B con più di un episodio discusso. Intanto sabato arriverà il big match dello “Stirpe” in un’atmosfera infuocata. Tedino riavrà i suoi nazionali (Struna e i due macedoni saranno a Palermo già domani) e potrà preparare la gara con meno ansie. Anzi, avrà il dolce problema dell’abbondanza, con La Gumina che scalpita dopo aver trovato il gol, e Dawidowicz e Szyminski che hanno dimostrato di meritare una maglia”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.