Corriere dello Sport: “«Domani brucerò tutte le maglie dei calciatori che hanno giocato. Un girone d’andata da schifo»”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla Ternana e sulle parole di Bandecchi.

Il potere purificatore del fuoco per salvare ciò che resta della Ternana, perché la «casa si è inclinata, ma non è ancora caduta». Stefano Bandecchi usa una metafora tratta direttamente dalla “cabala” e dal mondo esoterico, per descrivere la realtà e produrre un “rendiconto”. Perché mai come in questo momento è tempo di lottare e di far parlare i fatti. Uomo forte e diretto, il patron delle Fere non usa giri di parole per descrivere e circoscrivere il precipizio su cui si è spinta la compagine di Lucarelli, nonostante i cospicui investimenti con cui il facoltoso imprenditore aveva approcciato il ritorno in Serie B dopo aver creduto di aver imparato la lezione. Invece, ci risiamo. La pesantissima sconfitta per 4-2 incassata contro l’Ascoli nel ritorno in campo dopo la sosta forzata per la pandemia ha fatto male e rischia di lasciare il segno.

D’altra parte il girone d’andata si è chiuso con appena 23 punti e con la squadra incapace di sottrarsi all’anonimato in cui è restata impigliata, lontana dai playoff per cui era stata immaginata e costruita e nuovamente a rischio retrocessione, un’onta già subita in passato con amarezza dall’imprenditore livornese ormai ternano d’adozione. E allora serve un gesto esemplare, di quelli tanto cari a Bandecchi che a Terni ha toccato il cuore della gente con generosità non solo nel calcio, ma anche nel sociale, ricevendo lo scorso novembre non a caso la consegna del premio “B Solidale Award” per il miglior progetto di Responsabilità Sociale nel 2021 per l’attività benefica dell’associazione Terni Col Cuore, regalando, tra l’altro, materiale scolastico ai bambini più bisognosi della città e del territorio che guardano al calcio con speranza e non meritano certe scottanti delusioni.

E allora per scuotere la Ternana servirà un’iniziativa simbolica, purificatrice appunto. E sono arrivate, puntuali, parole come pietre, affidate al proprio profilo Instagram dal presidente, ex paracadutista e creatore dell’Università Unicusano, per una svolta sostanziale. Bandecchi prova a pungere l’orgoglio della sua squadra con un atto clamoroso e sperabilmente efficace. «Lunedì (domani, ndr) mi permetterò di bruciare all’interno di un bidone tutte le maglie con le quali i nostri giocatori sono scesi in campo contro l’Ascoli – ha fatto sapere con un messaggio social – E’ stato un disonore grande che solo il fuoco può pulire e punire. Ognuno dei calciatori porterà al centro sportivo la maglia che ha indossato venerdì sera e sarà completamente distrutta come simbolo primario di un girone d’andata che ha fatto talmente schifo che non meritiamo di indossare la maglia. Per questo motivo chiediamo scusa alla tifoseria e a tutta la cittadinanza. Io, personalmente, mi assumo la responsabilità di correggere ciò che ancora può essere corretto. La Ternana è piegata su se stessa ma la casa non è ancora caduta – ha proseguito in diretta Bandecchi -. Ormai dobbiamo essere concreti e dobbiamo parlare soltanto del risultato che possiamo centrare: la salvezza. I campioni che abbiamo in squadra e lo staff dovrebbero domandarsi perché stiamo facendo questa figuraccia». Perentoriamente, il presidente chiude anche il mercato: «Non ne faremo, perché nulla serve a questo gruppo che ha tutto, ma ha perso l’orgoglio».