Corriere dello Sport: “Dagli Usa il duro sfogo del presidente che vacilla. Rocco attacca: «Firenze amara»”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma su Rocco Commisso e l’ennesimo attacco.

«Sono molto amareggiato e deluso, devo fermarmi e riflettere». Rocco Commisso dagli Stati Uniti sbotta contro le offese incassate nel post-Vlahovic, fino a mettere in dubbio perfino il suo impegno ad oltranza sulla Fiorentina. Il numero uno viola spiattella sul tavolo problemi e pensieri. E aggiunge: «Pensavo di aver dimostrato quali siano i miei principi. Sono arrivato a Firenze e ho messo subito tutte le energie e la mia disponibilità economica nella Fiorentina. Non mi sono mai tirato indietro. La cattiveria, le offese e le minacce di questi giorni non posso accettarle. Mi lasciano tanta delusione e mi fanno riflettere per le scelte che ho fatto e che dovrò fare in futuro».

Una riflessione a 360 gradi, forse perfino sul futuro del club dal momento che l’ultima frase che Commisso pronuncia ai canali ufficiali viola è questa: «Nel maggio del 2021 ho dato l’opportunità a tutti i fiorentini di comprare la Fiorentina: nessuno si è fatto avanti. Il controllo della futura vendita della società è e sarà sempre nelle mie mani e della mia famiglia. Posso anche rimetterci dei milioni e non tornerò comunque a lavare i piatti, con tutto il rispetto per chi fa questo mestiere. Spero che qualcuno rifletta: oggi sapete cosa e chi avete, ma non sapete cosa vi può offrire il futuro».

CASO VLAHOVIC. Dalla piazza alle istituzioni a una parte dei tifosi sono tutti coinvolti. Lo spartiacque è stato la cessione di Vlahovic alla Juventus che Commisso ricostruisce così: «A fine novembre speravo di far ragionare Dusan è invece una delle ultime volte che ci siamo visti non mi ha neanche salutato. È stato tutto molto complicato: un giorno lui si arruffianava con i tifosi, a fine novembre ho provato a chiudere il rinnovo, ma i suoi procuratori sono stati disonesti e bugiardi. Hanno giocato al rialzo e Dusan voleva 8 milioni netti l’anno. Anche gli agenti hanno alzato la cifra delle commissioni con il 10% sulla futura rivendita e l’esclusiva a vendere. I miei dirigenti hanno trattato con club esteri, ma hanno sempre detto di no perché probabilmente avevano già un accordo con la Juventus».