Corriere dello Sport: “Champions League. Stasera Juventus-Benfica. Le probabili formazioni”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma su Juventus-Benfica.

Se non è già un “dentro o fuori”, poco ci manca. Arriva il Benfica, arriva la partita più importante nell’economia del girone, quella da vincere assolutamente per non compromettere troppo presto le chance di qualificazione. Dopo averla caricata di peso e significato, provando a depotenziare l’incrocio con il Paris Saint Germain e le sue possibili conseguenze negative, Massimiliano Allegri però torna sui propri passi:

«È importante ma non decisiva». Diversa, invece, l’opinione di Danilo: «È una gara difficile e decisiva, come tutte, ma stavolta ha un’importanza diversa». Resta il fatto che, dopo la sconfitta di Parigi, preventivabile ma che ha comunque lasciato il sapore amaro della rimonta sfiorata, la Juve ha un solo risultato per ritrovare il sorriso: la vittoria, appunto. Anche ottenere un solo punto complicherebbe non poco l’orizzonte. Il pareggio con la Salernitana, il quarto in campionato in sei match, al netto dello svarione arbitrale («Per me l’argomento è chiuso» assicura l’allenatore), ha infatti confermato tutte le difficoltà dei bianconeri, che non accennano a svanire e questa non può essere certo una notizia positiva nell’avvicinarsi a uno snodo fondamentale.

«Per vincere bisogna fare una prestazione da squadra, con la testa giusta, e avere compattezza e poche amnesie, che in Europa si pagano a caro prezzo», ammonisce Max. E contro una squadra come il Benfica, capace di 11 vittorie su 11 partite in stagione, sarebbe imperdonabile. È questo uno dei problemi della Signora, pericolosamente abituata ormai a fermarsi sul più bello o a regalare porzioni di partita all’avversario. «Ne abbiamo parlato – conferma Allegri – serve equilibrio. A volte non riesci a fare gol, ma non devi neanche subirlo, così come, quando andiamo in vantaggio, non dobbiamo smettere di giocare. La squadra non deve andare in ansia e invece ci spazientiamo presto. È vero che in campionato abbiamo perso qualche punto di troppo, ma c’è il tempo per recuperare. Serve un ambiente un po’ più vicino alla squadra, più positivo anche nei momenti di difficoltà. Non possiamo pensare che la squadra vinca per 3-0 tutte le partite, si fa un danno alla squadra. Guardando il positivo, c’è voglia di fare, che porta però a strafare quindi serve equilibrio, che significa avere sicurezza in sè stessi: giocare alla Juve non è semplice, si è sempre sotto pressione: a volte è un bene, ma ti costringe sempre a vincere».