Corriere dello Sport: “Barone, dramma Fiorentina”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul dramma della Fiorentina con il ds Barone che ieri prima del match contro l’Atalanta ha accusato un malore.

Nessuna partita, soltanto ore di attesa e angoscia. Il pomeriggio è diventato un incubo, con Joe Barone disperatamente in lotta tra la vita e la morte. Ieri il direttore generale della Fiorentina ha accusato un attacco cardiaco mentre era in ritiro con la squadra, in vista della sfida in casa dell’Atalanta, e come recita il comunicato diffuso dalla società viola attualmente è «ricoverato presso la terapia intensiva cardiochirurgica dell’ospedale San Raffaele di Milano diretta dal professor Alberto Zangrillo». Fin da subito le condizioni sono apparse gravissime, così come testimoniato anche dai volti affranti e preoccupati della delegazione della squadra che poco dopo si è presentata in ospedale. Una lunga permanenza in sala d’attesa, aspettando notizie positive, prima di lasciare la struttura attorno alle 21. «Le condizioni cliniche sono critiche ma stabili – prosegue il comunicato emesso ieri nella tarda serata – Barone è attualmente trattato con le terapie più avanzate in tema di sostegno e supporto della funzione cardiaca». Il dg viola è stato sottoposto anche a un intervento chirurgico, oggi verranno diffusi nuovi aggiornamenti in base all’evoluzione nel corso della notte e all’effetto delle cure prontamente adottate dai medici.

ATTIMI TREMENDI. Joe Barone poco dopo l’ora di pranzo era nella sua camera d’albergo (al Devero Hotel di Cavenago di Brianza), ha chiamato subito il direttore sportivo Pradè lamentando dei fastidi all’altezza del cuore, oltre al dolore al petto e al respiro affannoso. Il ds in allarme si è rivolto al medico sociale, che al suo arrivo ha trovato Barone già in arresto cardiaco e ha avviato tempestivamente le pratiche adottate in questi casi, prima con l’ossigeno e poi con il defibrillatore. Immediatamente è stata attivata la macchina per il trasporto al San Raffaele di Milano, tramite auto medica e ambulanza, ed è stata presa la decisione di tenere sul posto anche una rappresentanza della squadra – assieme a Pradè, al tecnico Italiano e al direttore tecnico Burdisso – composta da Christensen, Belotti, Barak, Milenkovic, Biraghi, Terracciano e Mandragora. Attorno alle 20.30 in ospedale è arrivata da Firenze anche la moglie Camilla (arrivata da qualche giorno in Italia), stravolta per l’accaduto e prontamente abbracciata dall’allenatore e dai giocatori, prima di scoppiare in lacrime. Da quel momento le porte della sala d’attesa al Q2 dell’area pronto soccorso si sono chiuse, alcuni giocatori hanno lasciato l’ospedale mentre tutti gli altri si sono spostati al piano superiore per un diretto consulto con i medici. Nel frattempo l’operazione al cuore risultava pienamente riuscita, riaccendendo una luce di speranza dopo ore drammatiche.