Catanzaro, Vivarini: «Il gioco? Te lo dà il lavoro e le idee che trasmetti alla squadra»

Il tecnico del Catanzaro, Vincenzo Vivarini, ha analizzato il rendimento della formazione calabrese nel campionato di Serie B esprimendosi ai microfoni di RadioSerieA.

Di seguito le sue parole:

«Il ruolo dell’allenatore – spiega il tecnico -, come dicevo, è complesso. Nel nostro lavoro rientrano tanti aspetti: tattico, tecnico, gestionale, psicologico. Il gioco te lo dà il lavoro che fai in campo, le idee che trasmetti alla squadra. Non si può ottenere dall’oggi a domani, quando c’è continuità nel lavorare su un progetto tattico riesci ad avere anche una bellezza di gioco. Per me il calcio è divertimento, il tifoso deve vedere idee in campo, dalla costruzione allo sviluppo, dalla finalizzazione alla difesa. La Serie B è il campionato più bello al mondo, ci sono tante sorprese perché tutti possono battere tutti. Avevamo timore, ma piano piano abbiamo preso forza e convinzione. Chiaramente, tutto quello che ho detto ha modo di esistere nel momento in cui si hanno giocatori forti, perché puoi essere bravo finché vuoi ma poi in campo scendono i giocatori. Quando hai giocatori forti devi avere la capacità di farli rendere al massimo per le qualità che hanno».

«Sappiamo tutti delle difficoltà di questo mestiere. È un lavoro complesso e difficile perché bisogna curare tanti aspetti. Quando riesci ad avere soddisfazioni del genere ti senti appagato di tutti i sacrifici. L’anno scorso è stato un connubio di diverse situazioni che ci hanno portato risultati straordinari. È un premio che viene dato dagli allenatori stessi, che riconoscono il sacrificio e il lavoro fatto. Sono molto orgoglioso di questo premio. Se è il momento più bello della mia carriera? Anche a Teramo avevo creato qualcosa di incredibile, ma a Catanzaro è successo qualcosa di ancora più grande. Questo sabato siamo andati a giocare a Brescia e il biglietto era vietato ai residenti di Catanzaro ma, nonostante tutto, il nostro settore ospiti era pieno, c’erano persone di Catanzaro arrivate dall’estero. I catanzaresi hanno amore per il gioco del calcio, c’è una manifestazione d’affetto nei confronti della squadra che ci spinge a fare sempre meglio. Il calcio è fatto di emozioni e trasporto, non è fine a se stesso. Se hai quella passione dentro riesci a fare cose straordinarie, i nostri tifosi ci spingono a fare sempre meglio. Joe Barone? Sono molto rattristato, è una notizia che mi tocca. L’ho conosciuto quest’estate in un’amichevole con la Fiorentina. Ho avuto l’opportunità di stare con lui per una giornata, abbiamo visitato tutto il Viola Park. Ho capito l’umanità di questa persona e l’orgoglio che aveva nel presentarmi il suo progetto».